Il Napoli si aggiudica il derby campano contro la Salernitana: decide Zielinski nella ripresa (0-1)

SALERNO. Il Napoli fa fatica ma fa il suo dovere superando all’Arechi la Salernitana nel derby campano, che si ripropone in Serie A dopo 73 anni. La decide Zielinski dopo un’ora di gioco, con un diagonale sottoporta al termine di un’azione rocambolesca degli azzurri.

Il Napoli inizia a spingere con intensità già al 4’: il tiro di Lozano è deviato, il secondo tentativo di Zielinski termina alto. Ancora il polacco al 7’ ha buona occasione per segnare ma da distanza ravvicinata spedisce alto con il sinistro. All’11’ è Lozano ad impattare di testa su un cross spiovente in area, ma la mira è troppo alta.

Il Napoli poi cala in intensità anche se mantiene il controllo pressoché totale della partita. Ma non arrivano pericoli per Belec. La Salernitana si vede solo al 32’ con un colpo di testa di Schiavone che però non riesce a indirizzare verso la porta difesa da Ospina.

Poco dopo c’è un tentativo fuori misura di Mario Rui, mentre è da registrare poi nel finale una conclusione di Lozano che però vola altissima sopra la traversa. Dopo tre minuti di recupero termina il primo tempo a reti inviolate. Per il Napoli 70 per cento di possesso palla, ma poche le azioni pericolose costruite nella prima parte di gara.

La ripresa sembra più equilibrata, ma le due squadre non riescono a rendersi pericolose. Spalletti al 60’ cambia: dentro Elmas e Petagna per Lozano e Mertens apparsi abbastanza in ombra.

Ma proprio nel miglior momento dei padroni di casa il Napoli la sblocca. Al 62’ Zielinski trova il diagonale giusto da due passi al termine di un’azione rocambolesca in cui Petagna aveva colpito anche la traversa con un colpo di testa (0-1).

Colantuono invece fa entrare Simy al posto di Gondo. Al 70’ però i granata rimangono in dieci per l’espulsione di Kastanos, autore di intervento falloso ai danni Anguissa: piede a martello sulla caviglia del giocatore azzurro.

Altro cambio per i granata: Obi rimpiazza Bonazzoli. Napoli ancora pericoloso al 72’: buon lavoro di Elmas in area, poi il pallone che termina a Zielinski che prova la conclusione, deviata in corner da un difensore.

Al 76’ viene ristabilita la parità numerica in campo: l’arbitro Fabbri estrae il cartellino rosso anche all’indirizzo di Koulibaly che commette fallo da ultimo uomo su Simy, proprio al limite dell’area.

Spalletti allora inserisce Juan Jesus al posto di Politano. A incaricarsi di battere la punizione, da posizione molto pericolosa, è poi Ribery: la traiettoria è insidiosa e Ospina respinge proprio sulla linea di porta.

All’86’ azione pericolosa ancora della Salernitana: Strandberg colpisce di testa da corner da distanza ravvicinata, ma Ospina blocca a terra. Colantuono inserisce Djuric per Schiavone e Gagliolo per Ranieri.

Il Napoli reagisce e si rende pericoloso in una doppia occasione. Prima Elmas lavora un buon pallone dal limite e lascia partire un destro potente che costringe Belec a respingere con i pugni.

La respinta è arpionata da Fabian Ruiz, che si aggiusta il pallone e prova il suo colpo con il mancino, ma il portiere granata questa volta blocca a terra. Due minuti dopo ci prova Mario Rui, che carica il sinistro, ma il suo diagonale si perde sul fondo. Nel recupero Spalletti inserisce anche Zanoli per Zielinski.

I granata provano l’assalto finale, ma non succederà più nulla: dopo sette minuti di recupero Fabbri decreta la fine dell’incontro e il successo degli azzurri all’Arechi di Salerno.

SALERNITANA-NAPOLI 0-1 (0-0)
Reti: 62’ Zielinski (N)

SALERNITANA (4-3-1-2): Belec; Zortea, Strandberg, Gyomber, Ranieri (Gagliolo); Schiavone (Djuric), Di Tacchio, Kastanos; Ribery; Gondo (Simy), Bonazzoli (Obi). All: Colantuono.
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Fabian Ruiz; Zielinski (Zanoli); Politano (Juan Jesus), Lozano (Elmas); Mertens (Petagna). All: Spalletti.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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