A Pompei c’è AmedeoBot, l’assistente virtuale per la visita all’Antiquarium e alla città antica

POMPEI. Anche la tecnologia arriva in aiuto alla fruizione dell’archeologia e dei beni culturali. A Pompei, ad esempio, in occasione della (ri)apertura dell’Antiquarium è stato lanciato AmedeoBot, una sorta di assistente virtuale che, attivato attraverso lo smartphone (o il tablet) dai Qr-code presenti nel sito, aiuta i visitatori (anche quelli più giovani) a comprendere il museo pompeiano e alcuni dei principali punti della città antica.

AmedeoBot è uno strumento digitale integrato a portata di mobile: un chatbot, ovvero un assistente digitale in grado di fornire informazioni di servizio semplici e chiare, e una narrazione audio che dal percorso espositivo dell’Antiquarium accompagna il visitatore alla scoperta di alcuni punti di interesse del Parco Archeologico di Pompei.

Realizzato da Electa per il Parco Archeologico di Pompei su progetto e sviluppo di Machineria, risponde all’interesse del pubblico di approfondire in sicurezza e in autonomia sul proprio dispositivo i più significativi contenuti di visita, attraverso una narrazione coinvolgente e una fruizione diretta e contestuale.

Attraverso dei Qr-code, installati in alcuni luoghi strategici, esterni e interni, l’utente viene condotto su un ambiente web integrato: una chat interattiva risponde in tempo reale a richieste di informazioni varie e puntuali sulla visita.

La narrazione audio, inoltre, caratterizzata da uno storytelling semplice e coinvolgente e da stimoli sonori immersivi, introduce il visitatore al contesto storico-archeologico e lo accompagna alla scoperta di alcuni Punti di Interesse (Poi) del percorso.

Con il suo nome, AmedeoBot vuole omaggiare Amedeo Maiuri, celebre archeologo che dedicò gran parte della sua attività professionale (dal 1924 al 1961) agli Scavi di Pompei.

AmedeoBot, oltre la visita all’Antiquarium, invita anche a esplorare il “museo diffuso”: si può proseguire, infatti, verso il Tempio di Apollo, la Casa di Championnet e i Granai del Foro, arrivando fino al Museo archeologico “Libero D’Orsi” a Stabiae, nella Reggia di Quisisana, recentemente allestito e aperto al pubblico (settembre 2020), che accoglie ed espone prestigiosi reperti delle ville d’otium stabiane.

Il chatbot e il racconto audio, non due oggetti diversi ma una sola esperienza, diventano così strumenti per sensibilizzare nuovi pubblici a ricostruire connessioni tematiche e a progettare visite autonome e per sollecitarne l’interesse a conoscere il patrimonio del nostro Paese.

Redazione Made in Pompei

Redazione Made in Pompei

Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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