Fonti energetiche rinnovabili: la Campania tra le prime dieci aree del Paese per potenza installata

NAPOLI. Il tema delle fonti rinnovabili è un nodo chiave della questione dell’approvvigionamento energetico e, con tutta probabilità, lo sarà ancora di più negli anni a venire. In Italia tra le regioni che più di tutte si stanno impegnando sotto questo aspetto c’è anche la Campania, che rientra tra le prime dieci aree del paese per potenza installata grazie ai suoi 37.709 impianti.

Prevale in gran parte il solare fotovoltaico che costituisce il 97,8% delle strutture esistenti, mentre la seconda tecnologia in questo senso è l’eolico con l’1,7%. L’importanza dei 616 impianti eolici presenti in Campania però è di gran lunga la più consistente, visto che le pale eoliche della regione forniscono più della metà dell’energia pulita complessivamente prodotta.

L’apertura di nuovi impianti e l’emissione del primo green bond
L’energia eolica campana rappresenta quindi una fetta molto importante tra le fonti rinnovabili e sarà implementata ulteriormente nei prossimi tempi. Uno degli esempi concreti è l’operazione che ha portato a termine l’azienda A2A acquisendo l’impianto da 8,2 MW nel comune di Castelpagano da Equiter e Barone Costruzioni, debuttando per la prima volta nell’eolico.

Sarà ancor più valorizzata quindi l’energia prodotta da questo tipo di fonte, posto anche però che esistono iniziative per realizzare nuovi impianti: è il caso del green bond che è stato emesso da Renexia Spa per finanziare la costruzione di un parco eolico proprio in Campania.

È la prima volta che in Italia si emette questo tipo di bond, grazie a cui sorgerà nel comune di Casalduni una struttura dalla potenza di 34,65 MW che dovrebbe essere operativa e collegata alla rete di trasmissione nazionale entro il mese di febbraio del 2022.

Le novità dal settore tra pale eoliche domestiche e offshore
Oltre alle iniziative già in campo per implementare l’eolico esistono delle possibilità ancora più innovative e rivoluzionarie che stanno prendendo piede. Si fa riferimento ad esempio all’opzione rappresentata dalle pale eoliche domestiche, le quali offrono numerosi vantaggi come ad esempio la maggiore e più costante produzione di energia rispetto agli impianti fotovoltaici. La loro installazione è piuttosto semplice e, inoltre, chi decide di acquistarle può anche beneficiare di incentivi statali pensati appositamente per chi compie questo tipo di interventi green sulla propria abitazione.

Un’altra possibilità molto interessante e che potrebbe rappresentare una svolta energetica è quella degli impianti eolici offshore, ossia realizzati in mare aperto. In quelle aree infatti il vento soffia inevitabilmente più forte e fornisce una possibilità costante di produzione energetica tramite l’installazione di pale eoliche che avrebbero un costo sicuramente contenuto rispetto al rendimento potenziale.

Questa pratica è già utilizzata ampiamente ad esempio nel Regno Unito o in Danimarca; in Italia se ne parla già da anni ma, nonostante la volontà di realizzare impianti offshore, non ne è stato ancora costruito nessuno. Qualcosa potrebbe cambiare già dai prossimi anni però grazie al PNIEC, il piano nazionale approvato dal governo a inizio 2020, che potrebbe segnare un punto di svolta.

Redazione Made in Pompei

Redazione Made in Pompei

Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *