I Daft Punk annunciano lo scioglimento: ma a metterli insieme fu una gita scolastica a Pompei

POMPEI. In questi giorni il mondo della musica internazionale è in fibrillazione per l’annuncio, arrivato un po’ a sorpresa, dello scioglimento dei Daft Punk, il duo francese di musica elettronica che per 28 anni ha scalato le hit parade di ogni Paese.

La fine della collaborazione artistica tra Thomas Bangalter Guy-Manuel de Homem-Christo, questi i nomi dei due artisti che tra il 1993 e il 2021 hanno riscritto la storia della musica elettronica, è stata confermata dal loro portavoce ma soprattutto dall’ultimo video pubblicato, dal titolo emblematico: “Epilogue”.

Nel filmato, di quasi 8 minuti, si vedono i due artisti con i loro caschi da robot (non hanno mai rivelato il loro volto in quasi trent’anni di carriera) mentre camminano nel deserto, quando ad un tratto uno dei due chiede all’altro di azionare il timer che lo porterà all’autodistruzione.

Dopo l’esplosione, il superstite continua il suo cammino verso l’alba, mentre in sottofono si sentono le note della loro hit “Touch”, contenuta nell’ultimo album “Random Access Memories” pubblicato nel luglio del 2013. Ma se l’epilogo, appunto, della storia dei Daft Punk è ormai cosa nota a tutti non è lo stesso per l’inizio della collaborazione dei due musicisti, nata molti anni prima dell’esordio discografico del 1993.

Non tutti sanno, infatti, che per la nascita dei Daft Punk fu l’antica Pompei a svolgere un ruolo determinante: i due si conobbero in terza media, proprio nel corso di una gita al sito archeologico vesuviano, e durante il lungo viaggio cominciarono a comporre le loro primissime canzoni.

La curiosità è stata rivelata da Thomas nel corso di una intervista a Rolling Stone di qualche anno fa, in occasione del ventennale della loro carriera: «Ho incontrato Guy-Man in terza media», disse.

«Alla fine dell’anno abbiamo fatto una gita scolastica a Pompei e durante il viaggio in macchina abbiamo iniziato a comporre canzoni. Quando siamo tornati, li abbiamo registrati con una piccola tastiera Casio».

«Era musica Italo-disco di 12enni», aggiunse de Homem-Christo, i cui originali ormai non esistono più. Tranne una piccola eccezione: «Solo il nostro primo video musicale. Mio padre ce l’ha ancora. È Thomas che canta e io rido di lui mentre tengo in mano la telecamera».

Insomma, si può concludere che per la loro ascesa musicale Pompei giocò un ruolo fondamentale. Magari per i due artisti francesi il successo mondiale sarebbe arrivato ugualmente ma, a chi ama Pompei e la loro musica, fa piacere pensare che la “scintilla” artistica per la loro produzione musicale così futuristica sia nata proprio qui, nel posto dell’antichità per eccellenza, magari tra l’Anfiteatro, il Foro o il Teatro Grande. Fonte foto: video “Epilogue”.

 

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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