Pompei, il nuovo Antiquarium: «Un contenitore incredibile per una collezione straordinaria»
POMPEI. Il nuovo Antiquarium degli Scavi di Pompei sta prendendo forma e l’inaugurazione della struttura rinnovata è in programma lunedì 25 gennaio 2021 alle ore 11: esso offrirà un percorso di visita originale e innovativo, ponendosi come vera introduzione alla visita della città antica.
Intanto non mancano gli indizi, forniti nelle ultime settimane dal Parco archeologico di Pompei, che danno un’idea abbastanza precisa di cosa ci potrà aspettare dal restyling strutturale e concettuale dell’Antiquarium.
«Il palazzetto ottocentesco dell’Antiquarium di Pompei – spiega Roberto Cremascoli, di Cor Arquitectos – ha subito, durante più di un secolo, diverse trasformazioni e il nostro progetto di ristrutturazione ridà vita agli spazi, quindi alla spazialità, partendo dal progetto di fondazione ottocentesca e dal progetto curatoriale del Maiuri, che così ripensò, all’inizio degli anni ’50, il nuovo Antiquarium».
«Il nostro lavoro – aggiunge – consiste nel togliere tutti i “layer” e tutte le stratificazioni che durante il tempo avevano anche ridotto gli spazi, per poi riaprire gli assi ottocenteschi che collegano le sale».
Le scelte prettamente stilistiche, invece, vengono illustrate dall’architetto Flavia Chiavaroli, che spiega: «L’allestimento parte dal basso e procede, quindi, in maniera ascensionale, con le prime due sale che sono estremamente caratteristiche, perché si sposa l’allestimento moderno con la presenza, altrettanto moderna, delle volte in cemento, che dialoga con l’opus romano».
«La presenza del metallo – prosegue – che già c’era nelle vetrine disegnate da Maiuri, si ritrova, anche se modernizzato e semplificato, nelle forme e anche nelle vetrine progettate da noi».
«Allo stesso modo la pietra lavica che corre con un unico tappeto lungo tutta la superficie dell’Antiquarium – aggiunge l’architetto – si ritrova anche sulla quota del piano di esposizione su cui poggiano le opere, quasi come se venissero sopraelevate direttamente dal terreno».
«La stessa esposizione dei pezzi – conlcude – fa sì che venga messa in luce la relazione tra di essi, quindi la relazione degli sguardi, la relazione tra le parti tematiche che essi rappresentano, tutti quanti lungo un unico asse».
Qualche altro dettaglio lo ha svelato il direttore del Parco Archeologico, Massimo Osanna: «Nell’Antiquarium di Pompei completamente riallestito – ha fatto sapere – si ammireranno capolavori come, ad esempio, l’erma in bronzo dalla casa di Marco Fabio Rufo. Sarà un contenitore incredibile per una collezione straordinaria, che ospiterà anche le nuove scoperte della Regio V».
La ristrutturazione degli spazi dell’edificio, a cui si è intensamente lavorato in questi mesi farà dell’Antiquarium, dunque, non solo un museo all’interno della città antica, ma anche uno luogo ideale di introduzione alla visita degli Scavi, attraverso un percorso espositivo originale e innovativo. Foto: Squeglia/Abbate/Parco Archeologico Pompei.