Pompei, turismo e cultura: «Istituzionalizzare il Premio di Archeologia Amedeo Maiuri»
POMPEI. Istituzionalizzare il Premio internazionale di Archeologia Amedeo Maiuri. È la richiesta dell’assessore ai Beni Culturali, Michele Troianiello, presentata a nome del gruppo consiliare Rinascita Pompei composto dai consiglieri Aniello Di Maio, Marino Veglia e Vincenzo Vitiello.
Il Premio, ideato nel 2016, è stato assegnato in quella stessa edizione (l’unica svoltasi fino ad oggi) all’archeologo Mario Torelli.
Ma il Premio Internazionale di Archeologia Amedeo Maiuri è un evento che può rappresentare una risorsa e un sostegno delle vocazioni territoriali, tale da rendere il patrimonio culturale un settore trainante dell’economia e dello sviluppo turistico locale e regionale.
D’altra parte l’impegno di Amedeo Maiuri nella valorizzazione del territorio pompeiano è andato ben oltre i confini dell’area archeologica.
I suoi studi, le sue intuizioni hanno creato un legame tra la città moderna e quella antica. Due realtà a cui contributo a dare lustro.
«I frutti del suo lavoro sono ancora attuali – affermano i consiglieri – la tecnica dei calchi da lui ampiamente utilizzata e perfezionata ha consentito di donare al mondo uno spaccato di vita dell’antica Pompei, fissando per sempre quei tragici momenti dell’eruzione».
«Un’eredità – aggiungono – che è ancora all’avanguardia e che, di recente, ha consentito di realizzare altri due magnifici calchi di due vittime dell’eruzione. Una scoperta che continua ad arricchire un patrimonio immenso e di sconfinata bellezza».
«Amedeo Maiuri – concludono i consiglieri – è stato uno studioso, un archeologo che ha contribuito in maniera determinante alla storia di Pompei. Può annoverarsi tra le figure storiche di questa città, assieme al suo fondatore Bartolo Longo. Per questo motivo istituzionalizzare un premio al lui dedicato è, a nostro parere, un tributo dovuto».