Pompei celebra il beato Carlo Acutis. Benedetta la prima statua, ora esposta a Scafati

POMPEI. La Chiesa di Pompei ha voluto ringraziare devotamente la Madonna per la beatificazione di Carlo Acutis, avvenuta il 10 ottobre 2020 ad Assisi, con un’apposita celebrazione in Santuario presieduta dall’arcivescovo Tommaso Caputo.

Alla serata, trasmessa in diretta sui social e su Tv2000 lo scorso 19 ottobre, è intervenuta Antonia Salzano, mamma del giovane Beato, apostolo del Santo Rosario, del quale è stata benedetta la statua, che sarà esposta nella parrocchia “San Francesco di Paola” di Scafati.

«La Madonna era l’unica donna della sua vita e diceva che l’appuntamento quotidiano con il Rosario era quello più galante della giornata. Il suo amore per Maria era straordinario» ha ricordato la signora Antonia, la cui famiglia è da sempre devota della Madonna di Pompei, che ha voluto ringraziare la Vergine che «dopo tante novene, rosari e primi sabati del mese, ha esaudito le nostre preghiere e fatto questo immenso dono».

Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo ha benedetto la prima statua dedicata al Beato Acutis, che ora è esposta nella parrocchia “San Francesco di Paola” di Scafati.

La Chiesa di Pompei ha in questo modo voluto «rendere grazie a Dio per averci donato Carlo, nuovo esempio di santità e apostolo del Santo Rosario, che recitò ogni giorno sin dalla tenerissima età di quattro anni e mezzo. Il Beato la riteneva “la scala più corta per salire in Cielo”».

Inoltre ha «affidato al Beato la Chiesa e soprattutto i giovani» affinché «possano vedere in lui uno stile di vita diverso e la normalità della santità». Carlo Acutis è stato beatificato sabato 10 ottobre 2020 nel corso di una celebrazione presieduta dal cardinale Agostino Vallini nella Basilica superiore di San Francesco, ad Assisi.

Il suo corpo riposa nel Santuario della Spogliazione, nella Città di San Francesco. Tra le mani il novello Beato ha una corona del Santo Rosario, sulla cui crociera è l’immagine della Madonna di Pompei, alla quale si era consacrato.

Poco meno di un anno fa la famiglia di Carlo fu ospite al Santuario di Pompei, in una serata in cui si parlò del giovane, che a soli 15 anni terminava la sua esperienza terrena a causa di una leucemia fulminante.

Quella di Carlo, dichiarato venerabile da Papa Francesco il 5 luglio 2018, è stata una breve ma significativa testimonianza di vita autenticamente cristiana, tanto da essere citato più volte dal Santo Padre nell’esortazione apostolica post-sinodale “Christus vivit” su giovani, fede e discernimento vocazionale.

Da quando ha ricevuto la Prima Comunione a 7 anni Carlo non ha mai mancato all’appuntamento quotidiano con la Santa Messa. Cercava sempre, prima o dopo la celebrazione eucaristica, di sostare davanti al Tabernacolo per adorare il Signore: “La nostra meta deve essere l’infinito, non il finito. L’Infinito è la nostra Patria. Da sempre siamo attesi in Cielo”.

Per orientarsi verso questa Meta e non “morire come fotocopie” Carlo diceva che la nostra Bussola deve essere la Parola di Dio, con cui dobbiamo confrontarci costantemente. Ma per una Meta così alta servono Mezzi specialissimi: i Sacramenti e la preghiera. In particolare Carlo metteva al centro della propria vita il Sacramento dell’Eucaristia che chiamava “la mia autostrada per il Cielo”.​

Era un “mistero” questo giovane fedele della Diocesi di Milano, che prima di morire è stato capace di offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa. Nonostante quello che si potrebbe pensare di un giovane candidato agli onori degli altari, Carlo era un ragazzo assolutamente normale, come la maggior parte dei suoi coetanei, ma con un’armonia assolutamente speciale, grazie alla sua “grande amicizia” con Gesù.

La Madonna, poi, era la sua grande confidente e non mancava mai di onorarla recitando ogni giorno il Santo Rosario. Amava dire che: “Il Rosario è la scala più corta per salire in Cielo”.

La modernità e l’attualità di Carlo si coniuga perfettamente con la sua profonda vita eucaristica e devozione mariana, che hanno contribuito a fare di lui quel ragazzo specialissimo da tutti ammirato ed amato. Carlo oggi riposa nel Santuario della Spogliazione ad Assisi.

Fu sua l’idea di allestire una mostra internazionale sui Miracoli Eucaristici: una esposizione molto particolare nel suo genere che negli anni ha fatto il giro del mondo lo scorso anno fu ospitata a Pompei per tutto il mese di novembre.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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