Archeologia in lutto per la scomparsa di Mario Torelli: da Pompei il messaggio di cordoglio
POMPEI. Archeologia in lutto per la scomparsa di Mario Torelli, avvenuta lo scorso 15 settembre: l’illustre archeologo dal 2016 era cittadino onorario di Pompei, dove nello stesso anno ha ricevuto il Premio “Amedeo Maiuri”.
E proprio dal Parco archeologico di Pompei è partito il messaggio di cordoglio per il triste evento: «È con profondo dolore e con sentita gratitudine per il grande contributo apportato alla Cultura, che la Direzione Generale dei Musei, a nome di tutto il comparto museale e archeologico, saluta un grande uomo e un grande Maestro, Mario Torelli, di recente venuto a mancare».
Da tempo e nell’ultimo periodo stava lavorando, in qualità di curatore, al progetto di una grande mostra su Pompei e Roma, che a breve avrebbe inaugurato nelle a Pompei e al Colosseo, le cui Istituzioni sono oggi dirette da due suoi allievi (rispettivamente, Massimo Osanna e Alfonsina Russo, ndr) e dove vi lavorano diversi suoi ex studenti.
Torelli, prosegue poi la nota, è stato «Un archeologo dalle importanti scoperte (come Gravisca, porto di Tarquinia) e fondamentali ricerche, grande maestro di intere generazioni di studenti che affascinava e motivava per il suo modo di fare lezione intrecciando arte, artigianato, storia politica, sociale ed economica, e di tanti allievi accompagnati lungo il percorso di prestigiose carriere».
Accademico dei Lincei, Premio Balzan, studioso di vastissime conoscenze e di grande capacità critica che gli consentiva di mettere in relazione dati archeologici con fonti letterarie ed epigrafiche secondo un approccio moderno e originale, sempre estremamente rigoroso.
Quale professore di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana ha insegnato in diverse Università italiane e straniere – da ultimo, quest’anno presso la Scuola Superiore Meridionale di Napoli – affrontando i principali ambiti della cultura antica, dal mondo greco a quello etrusco e a quello romano, tracciando un percorso unico nella ricerca archeologica, diventando così un punto di riferimento imprescindibile per generazioni di studiosi delle culture antiche.