Dal Vesuvio all’Etna: rombo di motori per il Rally dei Vulcani che parte da Pompei
POMPEI. Il rombo dei motori annuncia il Rally dei Vulcani, dal Vesuvio all’Etna: in totale 1.500 chilometri in fuoristrada, da Pompei a Catania, in cui si sfideranno per cinque giorni (dal 23 al 27 giugno 2020) oltre 50 team provenienti da tutt’Italia e dall’estero.
Partenza è in programma a Pompei il 23 giugno da piazza Immacolata (dalle ore 8,00) per arrivare a Palinuro (249 chilometri) accorpandosi all’ultimo tratto di Italian Cannonball. Questa tappa – spiegano gli organizzatori – porta nel cuore del Cilento in moto, sulle spiagge su cui approdò Enea per seppellire il suo fido nocchiero Palinuro, tradito dal Dio Sonno.
Si passerà nel Parco dei Monti Picentini, poi nella Valle di Paestum quindi le piste del Parco Nazionale del Cilento con molti chilometri di “river bed” e di lussuriosi boschi di macchia mediterranea.
La tappa successiva sarà Palinuro-Camigliatello di 298 km. Il Rally dei Vulcani, poi, attraverserà il Parco del Pollino e il Parco Nazionale della Sila dov’è situato Camigliatello. Si passa dalla sabbia alla roccia piantata con tanti tratti di terra rossa nei boschi di pini marittimi. Poi le cascate Capelli di Venere e quella di Lauria.
Poi la tappa Camigliatello-Gamabrie D’Aspromonte di 317 km. Il Rally interesserà una delle zone più disabitate d’Europa dove le foreste la fanno da padrone e le piste risulteranno buie anche in pieno giorno.
La tappa finale è Gambarie D’Aspromonte-Troina di 296 km. Si vedrà lo Stretto di Sicilia, un particolare tratto off-road in mezzo a fiori gialli accompagnerà i piloti verso il porto di Villa San Giovanni allo sbarco.
Quindi pochi metri in città a Messina e subito si inizierà con l’off-road, un continuo sali-scendi dai Monti Peloritani su sentieri a picco sul mare dalle vedute strepitose. Si passerà dal versante del Canale di Sicilia a quello Tirrenico un paio di volte, poi, arrivati a Novara di Sicilia, inizierà una salita nel bosco fino all’Etna.