Mertens risponde a Eriksen e Ospina para tutto: il Napoli è in finale di Coppa Italia
NAPOLI. La finalissima di Coppa Italia conquistata dal Napoli, dopo l’1-1 con l’Inter, porta indiscutibilmente la firma di Ospina. Il portiere colombiano prima regala il vantaggio ai nerazzurri, poi innesca l’azione che porterà al pareggio di Mertens ma, soprattutto, si riscatta inanellando una serie di parate strepitose che saranno determinanti per mantenere la porta inviolata e regalare agli azzurri la finale di Roma (la decima nella storia azzurra) contro la Juventus.
Nello scenario surreale del San Paolo vuoto, così come imposto dalle norme di sicurezza sanitaria, Gattuso schiera il Napoli con il consueto 4-3-3. Al centro della difesa ci sono Koulibaly e Maksimovic: quest’ultimo risulterà tra i migliori in campo, distinguendosi con interventi determinanti.
A destra c’è Di Lorenzo mentre a sinistra scende in campo Hysaj invece di Mario Rui. A centrocampo Gattuso preferisce Elmas a Fabian Ruiz (che entrerà nella ripresa), mentre in attacco schiera il tridente Insigne-Mertens-Politano (rilevato da Callejon nel secondo tempo).
Al 3’ l’Inter è già in vantaggio. Eriksen calcia teso dalla bandierina, forse Di Lorenzo sfiora di testa, ma il pallone passa in mezzo alle gambe di Ospina e finisce direttamente in porta. Ristabilita subito la “parità” tra le due squadre nell’ambito della doppia sfida, dopo la vittoria del Napoli a Milano per 1-0.
Al 12’ Handanovic rischia qualcosa su un dribbling a Mertens davanti alla porta, ma il portiere nerazzurro riesce poi a far ripartire l’azione dei suoi dalla difesa. Al 15’ Inter ancora pericolosa con Candreva, che riceve palla sulla destra, si accentra con un dribbling e lascia partire un forte sinistro che vola di poco oltre la traversa. Ospina controlla e tira un sospiro di sollievo.
In questa fase il Napoli cerca varchi dalla trequarti ma il pressing degli ospiti non conosce pausa. Quattro minuti dopo gli azzurri possono usufruire di un calcio di punizione in posizione abbastanza centrale, dai 20 metri. Sul pallone vanno Mertens e Politano: alla fine è il belga che calcia, ma il pallone si infrange sulla barriera. Sulla ribattuta la mira del numero 14 azzurro è imprecisa.
Minuto 21, ancora un’occasione per gli ospiti con Eriksen, ma il suo tiro, deviato leggermente da Hysaj, viene bloccato a terra senza problemi da Ospina.
Sul capovolgimento di fronte, Handanovic ancora una volta rischia il dribbling su attaccante azzurro in pressing, che in questo caso era il suo ex compagno di squadra Politano: quest’ultimo intercetta il pallone, ma non c’è nessuno partenopeo pronto ad approfittarne. Un minuto dopo un tiro di Brozovic si perde alto sopra la traversa.
Al 25’ la prima vera occasione per il Napoli: Mertens riceve palla sul limite dell’area da Hysaj, si libera dell’avversario e trova lo spazio per il tiro; il pallone però è smorzato da un difensore, e il tiro che si impenna finisce direttamente tra le braccia di Handanovic.
Ma è ancora Inter. Un minuto dopo Brozovic calcia sul fondo, mentre al 27’ Lukaku, al termine di una triangolazione aerea, colpisce di testa e il pallone termina di poco a lato, sulla destra di Ospina.
Al 30’ ci prova Insigne: riceve palla ai 20 metri, si decentra sulla destra e lascia partire un tiro ad incrociare che però si perde sul fondo senza impensierire Handanovic.
L’Inter però è sempre più pericolosa: Young crossa dalla sinistra (31’), Lukaku si avvita di testa e chiama al grande intervento Ospina che respinge d’istinto. Completa il disimpegno Hysaj in sforbiciata.
Al 33’ un episodio dubbio: Young, già ammonito, frana sulle gambe di Politano, ma Rocchi sanziona solo il fallo. Cinque minuti dopo Mertens prova un tiro a giro sul secondo palo, alla sinistra di Handanovic, ma la mira non è precisa.
Al 39’ ospiti ancora pericolosi: Lukaku lancia Candreva che si presenta davanti a Ospina, che ci mette una mano e respinge in corner. Poco dopo un diagonale di Lautaro si spegne sul fondo senza rischi per gli azzurri.
Due minuti dopo però il Napoli riesce a trovare il pareggio con Mertens, grazie a un contropiede magistrale e micidiale che sorprende la retroguardina interista. L’azione parte direttamente da Ospina, che vede lo scatto di Insigne: il capitano si invola verso l’area nerazzurra, in mezzo a due avversari riesce a servire Mertens che tutto solo, con un preciso rasoterra, batte Handanovic. Gol numero 122 in maglia azzurra per il belga. Non ci sono altre emozioni nei primi 45 minuti, che si chiudono sul punteggio di 1-1.
Nella ripresa le squadre tornano in campo con gli stessi undici. Il primo tiro della ripresa è ancora di marca interista, con Brozovic (47’), ma Ospina si tuffa alla sua destra e blocca a terra senza problemi.
Il Napoli però risponde subito: al 53’ Insigne raccoglie un suggerimento di Mertens, trova lo spazio per il tiro ma il suo diagonale è insidioso ma termina sul fondo alla destra di Handanovic. Gli ospiti replicano con Eriksen, il cui tiro dai 25 metri è facile preda di Ospina. In questo frangente però il ritmo della gara è calato visibilmente.
Al 63’ è Insigne a provare a sorprendere Handanovic: il numero 24 azzurro fa sessanta metri palla al piede, una volta in area calcia in mezzo a tre difensori, ma il tiro è debole è non preoccupa il portiere interista.
Inizia la girandola dei cambi: cinque per squadra in tre finestre temporali, come previsto dal nuovo regolamento che varrà solo per questa stagione. Al 73’ Milik, da poco subentrato a Mertens, riesce ad arrivare al tiro, ma la conclusione ravvicinata è sporca e Handanovic si accartoccia e blocca. Un minuto dopo l’Inter replica con un rasoterra dall’interno dell’area di Sanchez, che mette i brividi ai partenopei.
È il 75’ quando gli ospiti hanno una occasione con Eriksen che si incarica di battere un calcio di punizione dai 30 metri. L’attaccante nerazzurro lascia partire un tiro fortissimo che costringe Ospina a tuffarsi alla sua sinistra per respingere con i pugni.
Al 79’ buona (doppia) occasione per il Napoli: prima con Milik, il cui tiro viene ribattuto, poi con Zielinski, il cui sinistro sibila a lato della porta nerazzurra.
Due minuti dopo, sono però gli ospiti a rendersi ancora pericolosi: Eriksen, al termine di una buona combinazione con Biraghi, calcia da distanza ravvicinata, ma Ospina si supera con una parata superlativa; sulla respinta Moses spara alle stelle. Due minuti dopo un colpo di testa di Lukaku termina alto sopra la traversa.
È l’ultimo vero sussulto di una gara, che gli ultimi minuti mostra tutta la sua carica surreale, con le squadre che tornano in campo dopo tre mesi di stop causati dall’emergenza Covid-19 in Italia e nel mondo.
Il risultato non cambierà più fino al 95’ (per i cinque minuti di recupero concessi da Rocchi) e l’1-1 regala agli azzurri la finale di Coppa Italia contro la Juventus, che si disputerà mercoledì prossimo a Roma.
NAPOLI-INTER 1-1 (1-1)
NAPOLI (4-3-3): Ospina – Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj – Zielinski (84’ Allan), Demme, Elmas (65’ Fabian Ruiz) – Politano (65’ Callejon), Mertens (73’ Milik), Insigne (85’ Younes). A disposizione: Meret, Karnezis, Allan, Mario Rui, Llorente, Lozano, Luperto, Ghoulam, Younes. All. Gattuso.
INTER (5-3-2): Handanovic – Skriniar, de Vrij (88’ Ranocchia), Bastoni – Candreva (73’ Moses), Barella, Brozovic, Eriksen (88’ Sensi), Young (73’ Biraghi) – Lautaro (72’ Sanchez), Lukaku. A disposizione: Padelli, Berni, Gagliardini, Asamoah, Borja Valero, Esposito, Pirola. All. Conte.
RETI: 3’ Eriksen (I), 41’ Mertens (N)
ANGOLI: 7-6
AMMONITI: Young (I), de Vrij (I), Ospina (N)
ESPULSI:
ARBITRO: Rocchi