Ercolano, i restauri al tempo del coronavirus: i lavori sulla mensa marmorea della Palestra

ERCOLANO. In sicurezza e a piccoli passi ripartono le attività del Parco Archeologico di Ercolano, chiuso, come tutti i musei e i siti italiani, ormai da mesi. Con l’ultimo Dpcm però, i cantieri hanno finalmente avuto i permessi per ripartire e così le attività di restauro all’interno del Parco porteranno alla consegna dei lavori sulla Mensa Marmorea della Palestra.

Già Amedeo Maiuri al momento del ritrovamento, nel giugno 1936, ne aveva parlato come un grande reperto, “una grandiosa mensa, la più grande che si sia ad oggi rinvenuta fra Pompei ed Ercolano”, quando gli scavi nella città antica erano arrivati a liberare buona parte della Palestra.

In più, a scavo ultimato, si era cercato di ricomporla in quanto frammentata in più parti e di dotarla di una struttura con tubolari metallici di supporto. La mensa però, a distanza di ottanta anni dalla scoperta, si presentava soprattutto nella gamba posteriore destra, in pessime condizioni, con tracce di ossidazione e con distacco di alcune porzioni della ricostruzione.

Tutte le parti originarie in pietra marmorea, inoltre, a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici erano ricoperte da incrostazioni e patine scure che ne alteravano la superficie originale. Tra gennaio e febbraio il restauro integrale della Mensa a cui si sono accompagnati interventi di consolidamento, pulitura e sostituzione della gamba, con una nuova copia eseguita in digitale sulla base di un rilievo fotogrammetrico.

«Questo è il primo lavoro concluso nell’emergenza coronavirus – interviene il direttore Francesco Sirano – È quasi come vedere una farfalla che timidamente si sporge dal suo bozzolo affacciata al centro del Golfo di Napoli. Il restauro di questo manufatto unico nel mondo romano forse avviene non a caso proprio nella Palestra (in realtà il campus) della città che da Ercole prende il nome, il luogo dove si forgiavano le future generazioni avendo a modello le grandi imprese dell’eroe».

«Non vedo l’ora – aggiunge il direttore – che le strade del Parco si animino nuovamente di energia, vita e speranza. Ci rialzeremo, resilienti, in sicurezza, garantendo la tutela di tutti quanti saranno i protagonisti della ripartenza: dal personale ai visitatori che ritorneranno a popolare le strade, le case, ogni angolo di questo patrimonio che si è, diciamo, riposato, ma che è pronto per inaugurare una nuova stagione dove il timore viene sostituito dalla prudenza e dal piacere di visitare Ercolano con i tempi “quieti e intensi” da sempre consoni a questo sito».

L’uso di questo oggetto non doveva essere in antico solo quello decorativo, ma probabilmente la Mensa era destinata a cerimonie come quelle agonistiche che si svolgevano nella Palestra. Si può supporre che sul piano venissero esposti i doni dei vincitori delle gare atletiche che si svolgevano in questo luogo.

Alessandra Randazzo

Alessandra Randazzo

Classicista e comunicatrice. Si occupa di beni culturali per riviste di settore.

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