I Pink Floyd trasmettono il Live at Pompeii per raccogliere fondi contro il Covid-19

POMPEI. Lo storico filmato del concerto “Live at Pompeii” trasmesso in streaming su YouTube per raccogliere fondi destinati a sostenere la lotta al Covid-19 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. È l’iniziativa dei Pink Floyd, che attraverso il loro canale ufficiale sulla popolare piattaforma di condivisione video, danno in questo modo il loro contributo alla lotta contro la pandemia da coronavirus che sta mettendo in ginocchio l’intero pianeta.

E lo fanno mettendo a disposizione dei loro fan (e non solo) il film del celebre concerto a porte chiuse che tennero nell’ottobre del 1971 all’interno dell’Anfiteatro dell’antica Pompei: il video-cult è stato reso disponibile su YouTube solo per 24 ore.

Quel docufilm diretto da Adrian Maben che riprese l’esibizione della band nell’arena pompeiana (mostrando anche altre località campane, come il Museo archeologico di Napoli, i Campi Flegrei e il gran cono del Vesuvio) è diventato una vera pietra miliare nella storia della musica e a circa cinquant’anni di distanza è ancora capace di emozionare il pubblico, tanto da essere scelto per sostenere la raccolta fondi anti-Covid-19.

«Il mondo – spiegano i Pink Floyd dal loro account YouTube – non ha mai affrontato una crisi come COVID-19. Le donazioni supportano il lavoro dell’Organizzazione mondiale della sanità. Ogni donazione aiuta a sostenere il lavoro salvavita».

Tutti i fondi – si legge sulla piattaforma di condivisione video – vanno al Fondo di risposta di solidarietà Covid-19 per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per aiutare a garantire ai pazienti le cure di cui hanno bisogno, ai lavoratori in prima linea le forniture e le informazioni essenziali e per accelerare gli sforzi per lo sviluppo vaccini, test e trattamenti. Al momento sono stati raccolti oltre 2,7 milioni di dollari, grazie alla visione del “Live at Pompeii”.

«Il 1972 – spiega ancora il gruppo britannico su YouTube – vide l’uscita di “Pink Floyd Live At Pompeii”, un film della band che si esibiva senza pubblico nello storico anfiteatro romano di Pompei, diretto da Adrian Maben. Il film del concerto è la versione rieditata del 2016 come appare nel cofanetto “I primi anni 1965-1972” e apparirà come parte del Festival del film @YouTube solo per un periodo di 24 ore».

Il “Live at Pompeii” è un’opera rimasta impressa in maniera indelebile nella storia della musica mondiale e ancora oggi è un unicum nel suo genere. Il regista scozzese, ma naturalizzato francese, Adrian Maben concepì l’idea di base per il film nel 1971: già all’inizio dell’anno aveva contattato l’allora manager dei Pink Floyd.

La scelta dell’Anfiteatro di Pompei come location d’eccezione per le riprese del concerto a porte chiuse sembra essere legata ad un curioso aneddoto, venuto alla luce solo molti anni dopo. Nell’estate di quello stesso anno, il regista si recò in vacanza a Pompei con la fidanzata e, nel tentativo di recuperare il suo passaporto che credeva di aver smarrito durante la visita alla città antica, tornò al crepuscolo nell’Anfiteatro.

L’atmosfera surreale del luogo lo ispirò al punto da farglielo immaginare come una location perfetta per riprendere la band in azione nell’arena vuota, senza pubblico. Nel filmato ha poi inserito altre immagini spettacolari della Pompei antica. Un docufilm che ancora oggi è apprezzato ovunque ed è capace di sostenere nobili azioni come la lotta al Covid-19.

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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