«Cristo è risorto, è veramente risorto»: gli auguri pasquali dell’arcivescovo Caputo
POMPEI. «Cristo è risorto, è veramente risorto». Con queste parole che l’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, rivolge gli auguri pasquali ai fedeli pompeiani e a tutti i devoti della Madonna del Rosario. Le parole del Prelato, voce dell’intera famiglia del Santuario, sono piene della speranza che dona la fede: “la luce del Re Eterno ha vinto le tenebre del mondo”.
«Sì, Gesù è risorto! È veramente risorto – ha proseguito il prelato – La morte non ha avuto l’ultima parola e la vita ritorna a fiorire. È questa la ragione della nostra speranza, il motivo per cui, dal profondo del cuore, vi dico: buona Pasqua!». Ecco il testo degli auguri di Pasqua che l’arcivescovo ha indirizzato famiglie, in modo speciale a chi è solo, ammalato, sofferente.
A tutti voi, cari figli della Madonna di Pompei e del Beato Bartolo Longo, buona Pasqua!
«Gesù è risorto. È veramente risorto. La morte non ha avuto l’ultima parola! Chi ha rimosso la pietra del sepolcro? Il Vangelo ci dice che questo gesto fu compiuto dall’angelo del Signore, ma sono tanti gli uomini e le donne che spostano, in un silenzio umile, le pietre che dischiudono alla luce i sepolcri bui dei fratelli!
In questo tempo difficile, segnato da una pandemia arrivata come una prova misteriosa e inaspettata, quella pietra viene rimossa ogni giorno da medici, infermieri, operatori sanitari, agenti delle forze dell’ordine, amministratori, volontari, commessi dei supermercati, camionisti, operai delle fabbriche che producono strumenti medici utili ad affrontare l’emergenza e tutti coloro che svolgono un’attività per il bene comune.
Sono loro che spingono con tutte le forze sulla pietra che chiude il sepolcro e lasciano che la luce entri a vincere le tenebre di quel luogo freddo. Li hanno definiti eroi. Lo sono davvero! Ma sono anche santi del quotidiano, che fanno della loro opera una preghiera, anche quando non credono in Dio e ne sono inconsapevoli. È sempre dal Padre, infatti, che viene ogni bene!
A rimuovere la pietra del sepolcro siete anche voi che pregate ogni giorno perché questo brutto periodo abbia fine. Nell’ultimo mese, decine di migliaia di persone si sono unite alla celebrazione della Messa, alla recita del Rosario e della Supplica, trasmessi sulla pagina Facebook del nostro Santuario.
Non riusciamo, poi, più a contare coloro che, accogliendo la nostra proposta, stanno partecipando alla “Staffetta del Rosario” e, ogni mezz’ora, dalle 7 alle 22, si alternano nella contemplazione dei misteri. È un vero e proprio popolo che sostiene l’opera di chi lavora per il bene di tutti. La preghiera e l’azione, la fede e la ragione della scienza si sostengono a vicenda e sono capaci di spostare dai sepolcri non solo le pietre, ma finanche le montagne.
Coraggio, dunque! Non passerà molto tempo e spalancheremo di nuovo le porte del Santuario. Uomini e donne correranno al trono della Madonna proprio come fece Maria di Magdala che, di buon mattino, trovando il sepolcro vuoto, corse ad avvisare Pietro e Giovanni.
È con questa speranza nel cuore che, invocando l’intercessione di Maria Santissima e del Beato Bartolo Longo, vi dico ancora: buona Pasqua!».