Caupona accoglie il nuovo anno con la cena-evento La notte di Giano
Un’esperienza immersiva che coinvolgerà il palato e gli altri sensi per riscoprire i rituali sospesi tra mito e leggenda
POMPEI. Festeggiare il Capodanno significa sicuramente spalancare le porte al futuro, ma da Caupona si tratterà di fare, invece, un vero e proprio salto nel passato. Il ristorante archeo-esperienziale, infatti, per celebrare l’arrivo del nuovo anno organizza (il 31 dicembre 2019 a partire dalle ore 19,30) la cena-evento “Il Sapore della Storia – La notte di Giano alle porte del Capodanno Romano”. Un’esperienza sicuramente immersiva – che coinvolgerà il palato ma anche gli altri sensi – per riscoprire i rituali, sospesi tra mito, leggenda e storia, con cui già duemila anni fa si accoglieva l’anno che stava per nascere.
Ed ecco, quindi, la notte di Giano, signore del tempo, padre degli dei, custode del fuoco sacro, tra due porte, entrata e uscita: Giano bicefalo guardava allo stesso tempo al passato e futuro che in lui coincidevano, in un eterno privo di inizio e di fine. Invocato come “buon creatore”, creatore degli uomini, Ianus Pater e padre Dio degli Dei e di tutti gli uomini, della Natura e dell’Universo. Giunti nel giardino della Caupona gli ospiti saranno accolti nella sala Frontone per ricevere la salutatio al passaggio, a tutti gli ospiti sarà offerto l’abito romano da indossare e raggiungeranno il proprio tavolo per cominciare il banchetto.
Accompagnati nel Termopolio di Lucio Placido si apriranno al banchetto di Capodanno in un menù grandioso a base di piatti tipici dell’antica Roma e contemporanei, per propiziarsi gli auspici degli dei fra teatro, musica e giochi. Da Caupona si potrà mangiare nei piatti in terracotta, versare vino con le anfore e bere nei calici, vestirsi con gli abiti dell’epoca, tutto come nella antica Pompei, accomodati a tavoli in legno massello dallo stile spartano delle vecchie Caupone. Seguirà infatti un menù antico ispirato alla cucina di Apicio e Columella di ben 11 portate (ma c’è anche il menù “moderno” con piatti della tradizione campana).
Non solo cibo e teatro: a tavola si sperimenteranno anche i giochi che si facevano nell’antichità (e che poi non sono poi tanto diversi dai nostri). Ad esempio si giocherà a Dadi e Tumula: quest’ultima (da cui deriva la nostra “tombola”) è un cestino a forma di piramide, è il “vulcano” dal quale usciranno sotto forma di numeri aneddoti, racconti e doni per i commensali. Evento solo su prenotazione e prevendita. Info e prenotazioni 08118557911 oppure WhatsApp 3881426319.