Festival Barocco Napoletano: riparte il ciclo di concerti al Museo Archeologico di Napoli

La rassegna è un’occasione per conoscere fra storia e sperimentazione, le radici della tradizione melodica partenopea

NAPOLI. Un appuntamento ormai consolidato per i musicofili (e non solo): da lunedì 23 dicembre 2019 (ore 18), al via la quarta edizione del Festival Barocco Napoletano. Il ciclo di concerti (in calendario da dicembre a maggio, sempre alle 18 e nella Sala del Toro Farnese del Mann) rappresenta un’occasione per conoscere, fra storia e sperimentazione, le radici della tradizione melodica partenopea in un  più ampio quadro di relazione con la cultura musicale internazionale.

La rassegna, organizzata dall’associazione Festival Barocco Napoletano (presidente: Massimiliano Cerrito) in rete con l’Ensemble Accademia Reale, propone non soltanto una programmazione di eventi di qualità (la partecipazione ai concerti, peraltro, è sempre gratuita), ma ambisce ad essere il primo momento di un percorso di studio sulla poliedrica dimensione artistica, tra Seicento e Settecento, nella nostra città.

In prospettiva, grazie alla sinergia scientifica con il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, la costruzione di percorsi espositivi tematici, per collegare il patrimonio del Mann (e la rappresentazione della musica in affreschi, mosaici e sculture) con la collezione di strumenti del prestigioso istituto partenopeo. Un viaggio di studio che parte, in ogni caso, dalla suggestione dei concerti: in atmosfera natalizia, primo evento (“Le scoperte archeologiche e le opere dedicate alla scuola musicale napoletana”), lunedì 23 dicembre 2019, con l’Ensemble Accademia Reale (violino: Giovanni Borrelli; soprano: Roberta Andalò; musiche: G. Pacini, A. Guerra, A. L. Tottola, A. Scarlatti. L. Leo).

Si proseguirà con l’anno nuovo (13 gennaio 2020) e con le “Gouaches napolitaines. Affetti e passioni tra ‘700 e ‘900”: al cospetto del Toro Farnese, si esibirà il Minimo Ensemble (Daniela De Monaco: contralto; Antonio Grande: chitarra barocca). Scarlatti, Leo e Paisiello saranno gli autori cui sarà dedicato il concerto sulla cantata a voce sola (27 gennaio 2020), mentre il clavicembalo di Enza Caiazzo rappresenterà il fasto delle corti europee settecentesche grazie alle musiche di Bach, Cimarosa, Paradisi, Galuppi e Balbastre (10 febbraio 2020).

Come nelle precedenti edizioni del Festival, spazio alla danza in costume (compagnia La Stravaganza, con l’Ensemble Accademia Reale, 24 febbraio 2020) ed all’arte della variazione e dell’improvvisazione, con incursione negli stilemi jazz (9 marzo 2020). Non mancheranno, naturalmente, concerti dedicati a generi specifici: “Villanelle alla napolitana” (23 marzo 2020) e “Musica devozionale e passione” (13 aprile 2020).

Da non perdere, l’esibizione al piano di Antonio Fresa, che sarà accompagnato dall’Ensemble Accademia Reale per proporre i temi della musica classica napoletana in versione reloaded (27 aprile 2020). Conclusione di stile (11 maggio 2020) con “L’Ottava restituita al trono/Dramma per musica” di Domenico Scarlatti (Ensemble Accademia Reale/violino: Giovanni Borrelli).

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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