La bufera di vento non risparmia Pompei, ma con conseguenze limitate
Caduto un pino nei pressi della Palestra Grande e divelto un cupolino di copertura sul tetto dell’Antiquarium
POMPEI. La bufera di vento che ieri ha colpito Napoli e la Campania, ha interessato anche l’area archeologica di Pompei, per fortuna con conseguenze limitate. Il vento forte che ha soffiato nel pomeriggio di ieri, per oltre tre ore ininterrottamente, ha provocato la caduta di un pino sull’angolo sud-ovest della Palestra Grande, mentre all’Antiquarium si è divelto un cupolino di copertura sulla sommità del tetto, che è in fase di sostituzione. Non si sono registrati danni alle strutture archeologiche.
Per sicurezza è stato interdetto l’accesso all’esposizione permanente su Moregine allestita nel portico meridionale della Palestra Grande, fino al termine degli interventi di ripristino, immediatamente avviati. «L’intervento dei funzionari del Parco Archeologico, degli addetti alla vigilanza e della squadra di manutenzione è stato solerte e continuo, nonostante le avverse condizioni climatiche che rendevano difficile operare» ha dichiarato Massimo Osanna, direttore del Parco Archeologico di Pompei.
«La vigilanza – ha poi aggiunto Osanna – ha inoltre monitorato tutta l’area archeologica al fine di verificare le condizioni di sicurezza per il sito e i visitatori e consentire una regolare apertura questa mattina. Voglio complimentarmi e ringraziare l’intero staff che sta dimostrando una grande efficienza nelle situazioni ordinarie quanto in quelle delle piccole e grandi emergenza, più impreviste e complesse. Un grande lavoro di squadra che mi rende orgoglioso di Pompei, come sito culturale, ma anche come buon esempio di responsabilità collettiva».