I luoghi e i racconti più strani di Napoli, l’ultimo lavoro di Marco Perillo
Il libro racconta una Napoli che non si finisce mai di scoprire, un pozzo senza fondo al quale non ci si stanca mai di attingere
NAPOLI. Il giornalista Marco Perillo ancora una volta si rivela un vero e proprio esploratore urbano e con il suo nuovo libro, “I luoghi e i racconti più strani di Napoli” (Newton Compton editori) guida i lettori alla ricerca di luoghi dimenticati o scomparsi, cambiati nel tempo o inaccessibili dell’immensa città partenopea, per scoprirne la bellezza profonda e mai del tutto nota. Con l’autore interverranno alla presentazione di martedì 12 novembre 2019, in programma alle ore 18 alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri, Martin Rua e Agnese Palumbo. Previste le letture di Gianni Caputo nell’evento. Il libro racconta una Napoli che non si finisce mai di scoprire.
Osservandola oltre le apparenze è possibile imbattersi nella Grecia di Pericle, nella Roma imperiale, nel Medioevo normanno, nella Francia del gotico provenzale, nella Catalogna dei tempi aragonesi, nella Spagna del secolo d’ oro e in quella dei fasti borbonici. C’è una città pagana e una città sacra, una di sopra e una di sotto, una città occulta ma soprattutto una città infinita, un pozzo senza fondo al quale non ci si stanca mai di attingere.
Accompagnati da un narratore che è un vero e proprio esploratore urbano, si va alla ricerca di luoghi dimenticati o scomparsi, cambiati nel tempo o inaccessibili dell’immensa città partenopea per scoprirne la bellezza profonda e riflettere sul nostro passato e sul nostro presente, per preparare il futuro. Perché Napoli è una tela di Penelope che si disfa e si rinnova ogni giorno, di tempo in tempo. E a noi oggi, come aedi dei poemi omerici, di bocca in bocca, tocca cantarla, ricordarla, renderla immortale.
Tra i luoghi e le storie più strane da scoprire: Virgilio e le teste di Porta Nolana, Santa Chiara e la monaca resuscitata, Santa Luciella e il teschio con le orecchie, i segreti esoterici del tempietto del Pontano, la conigliera nascosta del “re di Mezzocannone”, Vico Bonafficiata Vecchia e i misteri del lotto, il pozzo magico di via Duomo, una fattucchiera-vampiro alle Fontanelle, il Sansevero tra rivelazioni dall’aldilà e reincarnazioni, gli enigmi di Leonardo a san Domenico maggiore, quando a Napoli c’erano le corride, il presepe napoletano della Grande Mela, l’ultimo saluto alla Napoli di Bellavista.