La Pompei moderna: da non perdere la visita al Santuario e ai monumenti di piazza Bartolo Longo

POMPEI. Come tutti sanno, Pompei è famosa nel mondo per le rovine dell’antica città romana, distrutta dalla furia del Vesuvio nel 79 d.C.: l’area archeologica è stata dichiarata “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco nel 1997.

Ma Pompei è anche una città moderna, sviluppatasi a partire dalla fine del XIX secolo come borgo rurale intorno al Santuario cattolico dedicato alla Madonna del Rosario, edificato (tra il 1876 e il 1891) grazie all’opera dell’avvocato Bartolo Longo, e diventata Comune autonomo nel 1928.

Essendo divenuta in poco tempo un punto di riferimento per i tanti fedeli devoti alla Vergine Maria e al Rosario, Pompei è conosciuta ovunque anche come simbolo di fede e di carità: per ben quattro volte (1979, 2003, 2008 e 2015) è stata visitata da un Pontefice. Nel 2004 è stata insignita dal Presidente della Repubblica del titolo di “Città” ed oggi conta circa 27mila abitanti.

In quanto agglomerato urbano, Pompei offre tanti spunti interessanti sia per una permanenza di alcuni giorni e sia per una visita veloce. Dopo aver ammirato le meraviglie della città antica, quindi, il consiglio è di non perdere una visita alla città moderna, in particolare al Santuario della Madonna del Rosario e al Campanile.

Raggiungerli non sarà difficile, basterà recarsi in piazza Bartolo Longo. Per questo consigliamo l’uscita degli scavi di piazza Anfiteatro: da qui saranno sufficienti appena minuti di cammino a piedi per trovarsi nel cuore della città di oggi.

Una volta in piazza Bartolo Longo si rimarrà catturati dalla bellezza e dalla maestosità del Santuario mariano, la cui facciata monumentale (completata nel 1901) è dedicata, per volere del fondatore Bartolo Longo (dichiarato Beato nel 1980), alla Pace Universale.

Da vedere anche l’artistica Porta di bronzo del Santuario di Pompei. Si tratta di un’opera realizzata da don Battista Marello, sacerdote e scultore, inaugurata il 5 maggio 2021, a 120 anni esatti dalla realizzazione della facciata monumentale. Al di là del suo significato religioso, infatti, è sicuramente un’opera d’arte che merita di essere ammirata da vicino.

All’interno, oltre ai bellissimi affreschi che decorano la basilica, si può ammirare l’Altare della Vergine, alla cui sommità, perennemente esposto alla venerazione dei fedeli, c’è la Sacra icona, ovvero il quadro miracoloso della Madonna del Rosario.

A questo dipinto, arrivato a Pompei una sera di novembre del 1875 su un carro di letame, nel corso dei secoli sono stati attribuiti dai fedeli eventi soprannaturali e guarigioni prodigiose. Si potrà approfondire la storia del Santuario di Pompei consultando il sito web ufficiale www.santuario.it.

Prima di andare via, consigliamo una visita al Campanile annesso al Santuario (dal costo di 2 euro). Costruito tra il 1912 e il 1925 la torre campanaria è alta 80 metri: dalla sommità, raggiungibile con un ascensore, potrai goderti un panorama senza eguali. Ti sembrerà di poter toccare il Vesuvio con un dito e la vista si perderà nella bellezza del Golfo di Napoli.

Se capita di essere a Pompei l’8 maggio o la prima domenica di ottobre, da non perdere è il toccante rito della recita della Supplica alla Madonna in piazza Bartolo Longo: è la recita corale della preghiera scritta nel 1883 dal fondatore della Nuova Pompei, trasmessa in diretta tv in tutto il mondo.

Gli ultimi momenti della tua visita a Pompei si possono dedicare ai vari monumenti presenti in piazza Bartolo Longo. Nell’angolo sud-est c’è il Monumento a Bartolo Longo, dello scultore Domenico Ponzi (1962). Dal lato opposto del giardino si trovano il busto bronzeo dello storico Ludovico Pepe, amico di Bartolo Longo, e il Monumento ai Caduti.

Di fronte al Santuario, c’è la stele commemorativa dei due pellegrinaggi a Pompei (1979 e 2003) di Giovanni Paolo II, realizzata in pietra lavica (2004). A sinistra del Santuario, davanti al palazzo della Delegazione Pontificia è sistemato il bassorilievo bronzeo del maestro Roberto Joppolo “Maria Madre del Rosario e Madre della Pace”, donato da Papa Giovanni Paolo II al Santuario, il 7 ottobre 2003, in occasione del suo secondo pellegrinaggio a Pompei.

Sul lato sud della piazza si ergono il Monumento alla vittime della criminalità organizzata (2007) e il Monumento celebrativo dell’80esimo anniversario della nascita del Comune di Pompei (1928-2008).

Sul lato ovest di piazza Bartolo Longo, infine, è possibile ammirare il Monumento all’archeologo Amedeo Maiuri (2013) e il Monumento alle Vittime dell’11 Settembre (2010) che presenta una trave originale delle Torri Gemelle di New York, distrutte nel 2001 da un attentato terroristico, in una base di pietra lavica vesuviana.

Per concludere la visita a Pompei non resta che rilassarsi in un ristorante e assaggiare la cucina del posto. La città moderna accoglie nel migliore dei modi i propri ospiti, con un’offerta gastronomica all’altezza della sua fama.

Ecco perché tra i tanti ristoranti di Pompei spiccano quelli che esaltano la cucina regionale, a cominciare dai piatti tipici della cucina napoletana per arrivare alla pizza, apprezzata in tutto il mondo. Ma non mancano locali che propongono una cucina internazionale o ricette ispirate a nuove tendenze. Il tutto senza trascurare i dolci tipici della tradizione campana.

Redazione Made in Pompei

Redazione Made in Pompei

Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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