Il Comune di Pompei diventa Plastic-Free
L’ordinanza sindacale verrà applicata a residenti, visitatori e turisti e non faranno eccezione le sagre e gli eventi
POMPEI. Il grido di Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese che da mesi si batte per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, è arrivato fino a noi. L’ondata di ambientalismo si è propagata su tutti i social, tanto che abbiamo imparato a memoria gli slogan, li abbiamo fatti nostri sposando la causa e siamo scesi in strada a manifestare con Greta.
Cos’è successo però quando siamo tornati a casa? Abbiamo comprato una bottiglia di acqua in plastica perché avevamo sete. Abbiamo scelto una confezione di piatti usa e getta per non doverli lavare. Abbiamo gettato la spazzatura in una busta nera perché i sacchetti distribuiti dal Comune erano finiti. Capita, ogni tanto, di commettere superficialmente una di quelle azioni per cui Greta ci guarderebbe male.
Ma la questione ambientale – per quanto non sia semplice – richiederebbe un’attenzione e un impegno costante. Qualcosa che va ben oltre la buona volontà del singolo cittadino. Ed è partendo da questo presupposto che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Amitrano ha deciso di fare la sua parte nella lotta all’inquinamento. Con un’ordinanza sindacale firmata lo scorso 10 maggio, la città di Pompei è ufficialmente diventata un Comune “Plastic free”.
Il provvedimento nasce dalla volontà di adattarsi alle direttive emanate nel corso del 2018 dall’Unione Europea per ridurre l’uso della plastica a salvaguardia di mari, fiumi e laghi. È infatti drammatica la situazione in cui versano le acque dove ogni giorno confluiscono chili e chili di plastica e altro materiale pericoloso. Secondo gli ultimi dati la produzione annuale a livello mondiale è di 300 milioni di tonnellate di materie plastiche di cui almeno 8 finiscono nell’oceano, mettendo a rischio specie marine e danneggiando interi ecosistemi.
Inevitabili le conseguenze anche per gli esseri umani, sia dal punto di vista della salute che per quanto riguarda l’aspetto economico: l’inquinamento uccide il turismo, la pesca e l’acquacoltura. E nei paesi dove la percentuale di raccolta differenziata è bassa, lo smaltimento di rifiuti ha costi sempre più elevati, che si ripercuotono sulle tasche dei cittadini. Nella città mariana invece, per fortuna, qualcosa sta cambiando.
L’ordinanza di Amitrano impone agli esercenti locali di distribuire ai clienti dal 30 giugno 2019 solo sacchetti da asporto monouso in materiale biodegradibile e compostabile. Dal 31 luglio sarà vietata anche la vendita di sacchetti neri e, a partire dal 1° agosto anche le stoviglie utilizzate nei ristoranti, nei bar e nelle strutture ricettive dovranno essere di materiali che rispettino l’ambiente. L’ordinanza verrà applicata anche a residenti, visitatori e turisti e non faranno eccezione neanche le sagre e gli eventi.
I trasgressori verranno puniti con apposite sanzioni. Vuole fare sul serio insomma il Comune di Pompei. Così ha già messo nero su bianco gli obiettivi concreti che spera di raggiungere grazie all’ordinanza del sindaco: ridurre la produzione di rifiuti tagliando di conseguenza anche i costi di smaltimento, diminuire l’utilizzo di materie prime non rinnovabile favorendo l’impiego di alternative quali le bio-plastiche e sensibilizzare la comunità – anche attraverso appositi eventi – alla cultura ambientale, orientando i cittadini verso scelte e comportamenti virtuosi. Greta approverebbe. E voi?