“L’arte sa nuotare”: Blub approda al Mann
Dal 30 maggio al 31 agosto 2019, lo street artist espone le sue creazioni dedicate al Museo: ecco i classici come sub
NAPOLI. La sua arte gentile colora le strade delle città, cercando angoli dimenticati per ritrarre icone di tutti i tempi, riproposte con la maschera da sub: dalla Venere di Botticelli ad Andy Warhol, da Giuseppe Verdi a David Bowie, da Leonardo da Vinci a Marcello Mastroianni, sono tanti i personaggi che, tra realtà e finzione, sono stati rappresentati dallo street artist Blub. Deciso a non rivelare al pubblico la propria identità, Blub ha fatto incursione nel centro storico di Napoli e la sua inconfondibile impronta creativa non è passata inosservata agli occhi del direttore del Mann, Paolo Giulierini.
«Verso Thalassa – ha detto il direttore – non potevamo che incontrare Blub: progettando la nostra grande mostra sull’archeologia subacquea abbiamo incrociato per le strade di Napoli il segno distintivo di questo artista misterioso, celebre per i bellissimi ritratti di personaggi illustri in maschera da sub. È successo lo scorso aprile quando, in una notte, Blub ha voluto disseminare i suoi dipinti anche nella nostra città, sempre con rispetto e attenzione, puntando alla riqualificazione degli angoli degradati e dando, ad esempio, nuova vita a vecchi sportelli di metallo».
«Il suo messaggio – prosegue Giulierini – ci ha conquistato per spontaneità e semplicità: #Lartesanuotare recita l’hashtag che ha scelto, e noi aggiungiamo che “per l’arte si nuota”, ad esempio, verso la scoperta e la valorizzazione dei reperti del Mediteranneo riemersi dall’antichità, quelli che racconteremo nella nostra mostra Thalassa nel prossimo autunno. E così, dopo essere stati conquistati da uno straordinario Carlo Di Borbone marino, abbiamo chiesto a Blub una produzione “speciale” sulle opere iconiche del Mann. A tutti il divertimento della scoperta nella sala del Plastico di Pompei».
Da qui nasce l’esposizione “L’arte sa nuotare”, a cura dell’artista Carla Bru e della giornalista Maria Paternostro, in programma al Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 29 maggio al prossimo 31 agosto 2019: Blub crea alcune opere originali, che dialogano con i reperti del Mann, accompagnando il visitatore in una dimensione “subacquea” dai colori sfocati; trait d’union dei lavori è l’elemento primordiale dell’acqua, che definisce le suggestioni di un’inedita Saffo, gioca con una versione sottomarina di Terentius Neo e sua moglie, rende contemporanei alcuni capolavori della statuaria antica (tra questi, Apollo in bronzo della Casa del Citarista; Efebo in bronzo di Via dell’Abbondanza; Busto di Artemide in bronzo dal tempio di Apollo di Pompei; Busto di Giove Ammone in marmo; Venere Marina e Venere Lovatelli da Pompei in marmo).
La Sala del Plastico di Pompei diviene, in questo modo, un vero e proprio scenario immersivo, in cui l’allestimento site specific ed il video dell’artista, con un particolare effetto sonoro realizzato grazie al regista Riccardo Sansone, permettono al visitatore di tuffarsi, letteralmente, in una dimensione evocativa in equilibrio tra passato e presente.
«Nonostante ci si possa trovare in un mare di difficoltà, nella vita abbiamo sempre le risorse per imparare a nuotare. L’arte è una di queste risorse», commenta Blub, che aggiunge: «L’acqua è il mio elemento. Dall’acqua nasce la vita, è il lato nascosto della materia. Quando sei immerso, l’istante si ferma e non c’è peso, mentre i pensieri fluiscono in una dimensione sospesa. Per questo, ripropongo i personaggi che hanno trasmesso un esempio di grandezza in grado di sopravvivere ancora oggi, proprio sotto l’acqua, senza tempo».
Blub ha iniziato la sua attività nell’estate del 2013 a Cadaqués, in Catalogna, nel paesino di pescatori particolarmente amato anche da Salvador Dalì; nel novembre dello stesso anno, ha omaggiato il quartiere fiorentino di San Niccolò in occasione dell’anniversario dell’alluvione. Venezia, Roma, Ravenna, Lucca, Pisa, Mantova, ma anche Barcellona, Amsterdam, Stoccolma, Lisbona e persino Rio de Janeiro sono state le tappe del suo viaggio creativo, che ha avuto un’eco internazionale testimoniata dalla copertina dedicata, da Vanity Fair nel 2017, a questa particolare esperienza di street art. Ma Blub ha anche una predilezione per i piccoli centri storici italiani: da Monteriggioni ad Alghero, da Cremona a San Gimignano, da Lecce a Livorno.