Casa Gallo Cucina e Puteca, dove l’innovazione a tavola va di pari passo con la tradizione

POMPEI. La ristorazione etica si perfeziona nella tradizione. Concezione alla base del ristorante Casa Gallo a Pompei, dove insieme all’innovazione gourmet delle ricette di tendenza, vengono proposti i piatti tipici della tradizione napoletana abbinati a quelli che prevedono l’utilizzo di spezie, aromi e condimenti di altri territori.

La gestione del nuovo ristorante di Pompei si caratterizza nel calore dell’accoglienza “vulcanica”. Valore che risale alla memoria di un personaggio che fa parte, a pieno titolo, della storia popolare di Pompei: “zi’ Lilina”, all’anagrafe Paolina Gallo.

Nonnina straordinaria dell’epoca della fondazione della Nuova Pompei che amava suscitare il sorriso dei bambini del vicinato con la distribuzione delle sue famose polpette, insaporite nel sugo di pomodoro. Vere e proprie pillole del buon umore.

È una delle tante storielle d’altri tempi che rivive nella memoria di una famiglia tra le più antiche della comunità pompeiana. La sua casa padronale è stata trasformata in una raffinata location della ristorazione d’eccellenza vesuviana, sita in via Lepanto, il cuore della Pompei moderna.

Casa Gallo Cucina & Puteca, si presenta al cliente con l’ampia cucina a vista e banco alimentare sistemato a fronte d’ingresso. Tavoli imbanditi per una trentina di ospiti rinnovano il rito dell’ospitalità con raffinata sobrietà d’arredamento di legno chiaro, quadrati di ceramica alle pareti, palco mediatico al soffitto e tris d’anfore dalla memoria archeologica agli angoli della sala di ristorazione. Unico cimelio di famiglia, custodito come un tesoro, le antiche porte di legno massiccio della casa avita.

«Un locale così me lo sognavo la notte» confessa il gestore e chef resident Vincenzo Cascone. «Le chiacchiere in cucina servono poco – prosegue, commentando l’iniziativa della sua famiglia – è il sapore dei piatti a fare la differenza». I clienti aumentano ogni giorno di più a Casa Gallo, man mano che il passaparola miete il consenso sui piatti degustati, suscitando richieste di bis e nuovi ordinativi di portate a base di carne, pesce, verdure, contorni e sfizi.

Abbiamo avuto poche sere fa il privilegio di gustare la croccantezza dei saccottini di mare al forno di pasta phyllo, ripieni di polpa di pezzogna e ricotta, profumata di limoni di Sorrento, insieme a crocché farciti di gamberetti e molluschi. È seguito un primone di gnocchetti ai frutti di mare con pomodorino giallo del Vesuvio, poi baccalà fritto farcito di mozzarella di bufala su crema di cavolfiore. Il Greco di tufo Villa Raiano ha rallegrato la cena conclusa con saporito dessert.

Valorizzare le portate con gli stessi ortaggi (lattuga, broccoli, carote, rape, fave, piselli, ceci, lenticchie, cavolo, cipollotto e carciofo) raffigurati negli affreschi delle domus della Pompei archeologica è merito del cuoco Vincenzo Cascone di Casa Gallo, che riversa nelle sue portate la tecnica la competenza e l’anima, che sono frutto della scuola alberghiera a Vico Equense e del mestiere “rubato” nei rinomati ristoranti di Costa del Vesuvio e Centro Italia, ma soprattutto della sua innata sensibilità all’accoglienza.

Casa Gallo è gestita da Vincenzo Cascone insieme alla sua signora Valentina Vitiello, che ne segue l’amministrazione insieme al fratello Salvatore Vitiello, vero e proprio factotum dell’accoglienza a 360 gradi. Terzetto giovanile sceso in campo con entusiasmo nella convinzione di avere valori e capacità da spendere nel buon nome della famiglia. Merita una citazione speciale la brigata: Ennio Bergamasco (accoglienza), Gaetano Scisciolo (cucina) e Teresa Scarico (servizi).

Sane energie di Casa Gallo Cucina & Puteca, erede della filosofia di Zi’ Lilina. Le polpette, buone come quelle di un tempo, i clienti potranno degustarle sempre frequentando il ristorantino di via Lepanto, aperto ad ogni forma di ospitalità, dalle coppie alle famiglie, dalle comitive ai turisti. Sono consigliate le portate di mozzarella in carrozza, il gateau di patate, portate di prosciutto artigianale con bocconcini di bufala e la ranfa di polipo alla Luciana.

Per i primi il menù prevede scialatielli ai frutti di mare, risotto alla pescatora e vesuviotti conditi con passato di pomodorini gialli, alici e granella di tarallo ‘nzogna e pepe. Per secondo filetto o bistecca di carne, gustose ricette di baccalà della tradizione borbonica oltre al pescato del giorno garantito, grigliato, fritto, all’acqua pazza, o al sale. I contorni, le insalate e, per concludere, i semifreddi di Gay-Odin e i dolci artigianali Leopoldo-Infante (che fornisce anche i rinomati taralli napoletani offerti col coperto).

La Carta dei vini presenta le migliori etichette campane e nazionali, birre artigianali Okorei e Fiej oltre alla pregiata selezione di spumanti e grappe invecchiate. Sia nella cucina servita che in quella d’asporto vale la disponibilità a soddisfare qualsiasi richiesta estemporanea con prodotti del territorio, abbinati alle “novità che arrivano da fuori”.

«Perché – spiegano i gestori Cascone e Vitiello – bisogna assaggiare nuovi sapori per scegliere bene». È il caso del riso delle risaie artigianali di Re Carlo di Vercelli, Arte e pasta di Boscoreale, l’oleificio Marchesi di Viterbo, le conserve della tradizione casertana Russolillo, i legumi Montecastello e delikatessen del ricco menù. Bisognerà tornarci a Casa Gallo Cucina & Puteca e gustare (in famiglia o al ristorante) i piatti del menù, facendo il bis dei più saporiti. È il percorso consigliato per entrare di diritto nel “club gastronomico riservato della cucina ispirata a Zi Lilina”.

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Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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