Napoli, degustazione dedicata al Greco di Tufo
Alla Trattoria dell’Oca il menù sarà abbinato a quattro espressioni di Greco, vitigno che esprime mineralità e struttura
NAPOLI. Per chi non fosse pienamente convinto delle straordinarie caratteristiche, ma soprattutto, della versatilità del Greco di Tufo Docg, quella del 17 aprile 2019 alle 20.30 presso la Trattoria dell’Oca (in via Teresa a Chiaia) è la serata giusta per fugare ogni dubbio. Tre i vini in degustazione, tutti Greco di Tufo Docg, più una grappa prodotta a partite dalle vinacce del vitigno greco, dell’azienda Cantine di Marzo, la storica cantina di Tufo. Il menu della serata, interamente di mare, ideato dal patron della Trattoria dell’Oca, Franco De Simone sarà abbinato a quattro espressioni di Greco, il vitigno che più di tutti in Campania sa esprimere mineralità e struttura, tanto da essere notoriamente definito “un vino rosso vestito da bianco”.
I vini saranno illustrati dall’eclettico Ferrante di Somma (nella foto di copertina), produttore di Cantine Di Marzo. Il Greco di Tufo Docg prodotto da Ferrante di Somma è il protagonista di un lavoro di ricerca e specializzazione volto a esaltare tutte le sfumature del vitigno e, non in ultimo, la sua versatilità. Infatti, le Cantine di Marzo vantano il primato di aver prodotto il primo Greco di Tufo Spumante Docg Metodo Classico Brut – Anni Venti.
Oltre al Greco di Tufo Docg – linea classica – l’azienda propone tre cru: Colle Serrone, Ortale e Laure, prodotti che rispecchiano peculiari caratteristiche di tre siti specifici afferenti alla piccola denominazione Greco di Tufo Docg e che comprende solo 8 paesi. Ciliegina sulla torta: la grappa di greco, ottenuta dalla distillazione in alambicco di rame, con processo discontinuo, di pregiate vinacce fresche di Greco, prodotte dalla zona Docg del Greco di Tufo. In seguito fatta affinare in botti di rovere per circa sette mesi.
Il Greco di Tufo per il produttore Ferrante di Somma rappresenta una vera mission perché legato intimamente al territorio in cui sorge la storica cantina e soprattutto alla storia di famiglia. Si racconta, infatti, che nel lontano 1647 Scipione di Marzo, capostipite della famiglia, lasciò il suo paese natale, San Paolo Belsito, nei pressi di Nola, per fuggire dalla peste. Partendo, portò con sé le viti di un vitigno bianco locale, il Greco del Vesuvio oppure Greco di Somma. Quando si stabilì a Tufo, piantò queste viti in un territorio soprattutto vitato a rosso. Diventò così il creatore del vino Greco di Tufo.