San Giorgio A Cremano: a Villa Bruno un convegno sui disturbi alimentari con l’autrice Imma Venturo
La scrittrice intende sensibilizzare gli “addetti ai lavori” su un tema tanto delicato ma non adeguatamente affrontato
SAN GIORGIO A CREMANO. “Saziare la bulimia. Diario sincero del mio percorso di cura”: questo il titolo del libro di Imma Venturo che sarà presentato – martedì 16 aprile 2019 a partire dalle ore 18:00 (ingresso gratuito) – presso la Biblioteca di Cultura Vesuviana “Sac. Giovanni Alagi”, presso Villa Bruno, in via Cavalli di Bronzo 20, a San Giorgio a Cremano. Il luogo è facilmente raggiungibile anche in Circumvesuviana in quanto è a pochi metri dalla Stazione “San Giorgio Cavalli di Bronzo”.
La presentazione avverrà nell’ambito di un convegno sui disturbi alimentari organizzato dall’associazione culturale CamCampania per la scrittrice Imma Venturo, che – insieme alla sua compagna di percorso Cristina Asquino (che racconterà la propria esperienza) – con questa iniziativa, intende sensibilizzare gli “addetti ai lavori” su un tema tanto delicato ma non adeguatamente affrontato, ovvero quello dei disturbi alimentari, e lo fa tramite un atto di coraggio, che è consistito nel racconto sincero di ciò che ha rappresentato per lei la lotta alla bulimia.
Se ne parlerà, il 16 aprile, all’interno di un convegno al quale prenderanno parte esperte del settore: Vania Costa, psicologa e psicoterapeuta; Assunta Romano, biologa nutrizionista. Modera Francesca Andreoli, giornalista. L’ufficio stampa è a cura di Palma Emanuela Abagnale, direttore responsabile della rivista CamCampania, che promuove le risorse del territorio: umane, artistiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche, tramite la comunicazione integrata e l’organizzazione di eventi a tema, come quello in questione che, non a caso, si svolge all’interno di un luogo dal fascino antico.
Villa Bruno, villa vesuviana sita in via Cavalli di Bronzo a San Giorgio a Cremano, da tempo è il centro culturale di San Giorgio, ospitando concerti, manifestazioni ed il premio Troisi, dedicato ai giovani comici. Ospita inoltre molti uffici comunali ed è sede di varie associazioni. Dal 2002 è anche sede della biblioteca comunale, sulla base di una cospicua donazione fatta dal cav. Giacinto Fioretti, che ne ha anche curato la sistemazione. È quindi conosciuta come “Palazzo della Cultura Vesuviana”. L’evento è patrocinato moralmente dal Comune di San Giorgio a Cremano e dalla Cooperativa sociale che gestisce la Biblioteca ospitante, Sire Coop. Media Partner dell’evento è invece l’associazione culturale CamCampania (www.camcampania.it).
Imma Venturo è nata a Napoli nel 1979 e vive ora a Thun, in Svizzera. Tra le sue più grandi passioni la lettura e la scrittura, che la hanno accompagnata nel percorso per sconfiggere la bulimia. Ha cominciato a scrivere un diario, dal dicembre 2001 al dicembre 2002, per mettere nero su bianco i propri stati d’animo, in un periodo in cui credeva che la sua vita non avesse più senso.
«Quello che oggi presento, con forza ed orgoglio, come il mio libro – ha affermato la scrittrice durante un’intervista – è il diario che mi ha, in un certo senso, tenuto compagnia quando sono stata ricoverata in un centro per Dca di Potenza. Considerato che nel corso degli anni ho avuto varie ricadute, negli ultimi mesi ho deciso di voler star bene una volta per tutte e, nel febbraio del 2018, ho ripreso in mano la mia vita ed il mio diario, che ho voluto trasformare in un libro».
«Il mio intento – aggiunge l’autrice – è quello di porre maggiormente l’attenzione sui Dca (disturbi del comportamento alimentare) perché sono delle malattie subdole, che entrano silenziosamente ed in punta di piedi nella vita delle persone e le divorano prima che se ne accorgano. I motivi possono essere diversi, e possono dipendere dal tipo di rapporto che si ha con la propria madre e dalle violenze psicologiche subite durante l’infanzia e l’adolescenza. Con le mie iniziative, col mio racconto, voglio lanciare un messaggio a chi soffre di Dca: non sei sola, non sei solo, e non devi vergognarti, piuttosto chiedi aiuto a chi può capirti».