Avellino, il voto del Consorzio di tutela Vini d’Irpinia riconferma Stefano Di Marzo alla guida
Tra i risultati più importanti ottenuti dall’ente nel precedente mandato c’è il conseguimento dell’incarico erga omnes
AVELLINO. Stefano Di Marzo (nella foto di copertina) è stato riconfermato alla guida del Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia per il triennio 2019-2021. L’elezione è arrivata al termine del consiglio d’amministrazione del Consorzio che ha confermato come vicepresidente, al fianco di Di Marzo, Marianna Venuti. «Il precedente mandato è stato fondamentale per gettare le basi e creare le premesse per un lavoro in profondità, destinato a veicolare in maniera ancora più attenta e mirata le nostre produzioni sui mercati nazionali ed internazionali. La promozione dei vini e del nostro straordinario territorio – precisa Di Marzo – sarà la mission che ci guiderà nel prossimo mandato».
Tra i risultati più importanti raggiunti dal Consorzio nel precedente mandato c’è il conseguimento dell’incarico “erga omnes”, che abilita l’ente a svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione non solo nell’interesse dei suoi soci, bensì della filiera intera dei fruitori delle quattro denominazioni tutelate (Fiano di Avellino Docg, Greco di Tufo Docg, Taurasi Docg e Irpinia Doc).
Nel 2018 il Consorzio ha inoltre portato a compimento il piano delle attività di controllo demandate dalle istituzioni sulla filiera di competenza e avviato le pratiche di aggiornamento e modifica dei disciplinari di produzione delle quattro denominazioni che ha già portato alle prime approvazioni. Uno sforzo che ora dovrà tradursi in un rinnovato impegno sul fronte della promozione. Sarà infatti confermata la partecipazione del Consorzio, con un proprio stand, alle principali fiere nazionali e internazionali di settore. Massima attenzione sarà inoltre rivolta all’organizzazione della nuova edizione di “Ciak Irpinia”, la prestigiosa rassegna di settore giunta alla sua terza edizione, che quest’anno aprirà le porte anche ai produttori della filiera irpina esterni al Consorzio.
«È il nostro fiore all’occhiello, il biglietto da visita dell’intera filiera vitivinicola. Anche per questo – precisa Di Marzo – abbiamo deciso di aprire l’evento a tutti i produttori della provincia. C’è bisogna di condivisione,unicità di intenti e visione prospettica per far crescere il nostro territorio, continuando a camminare nel solco del rispetto della storia e delle esperienze che sino ad ora mi hanno affiancato, che hanno fatto grande nel mondo l’Irpinia del vino».
Nel prossimo triennio sarà inoltre ulteriormente potenziata l’offerta formativa con corsi nei vari areali per i viticoltori su potatura, gestione del vigneto, lotta a fenomeni atmosferici e attacchi di parassiti. A marzo è in programma un corso sulla legislazione di settore, teso a ridurre i gap di informazione per gli operatori, considerata la elevata complessità della normativa posta a base del funzionamento della filiera. (c.s.)