Due scheletri sono stati ritrovati a Pompei nel corso del cantiere di messa in sicurezza, rifacimento delle coperture e riprofilatura dei fronti di scavo dell’Insula dei Casti Amanti. Sono vittime di un terremoto che ha accompagnato l’eruzione del Vesuvio nel 79, ritrovate sotto il crollo di un muro. Si trattava probabilmente di due individui di sesso maschile di almeno 55 anni. Costituiscono la testimonianza sempre più chiara che, durante l’eruzione, non furono solo i crolli associati all’accumulo dei lapilli o l’impatto delle correnti piroclastiche gli unici pericoli per la vita degli abitanti dell'antica Pompei, come gli scavi degli ultimi decenni stanno sempre più investigando.
Il Cardinale Matteo Maria Zuppi ha presieduto stamane, 8 maggio, sul sagrato del Santuario di #Pompei, la Messa e la recita della #Supplica. L’Arcivescovo di #Bologna, Presidente della #Cei, ha invocato la Regina della #pace e ha chiesto ai cristiani, che non sono uomini e donne “fuori dalla storia”, di lavorare ogni giorno per la pace entrando così «nelle pieghe della vita vera» scendendo «nei problemi per cercare lì la presenza del Signore». «Non restiamo a fissare il cielo – ha esortato– per non guardare la durezza della realtà, incerti di fronte a tanta manifestazione del male, pensando che la #fede e la #speranza siano possibili solo in un mondo lontano invece di viverle in questo, minaccioso com’è. L’angelo ci scuote sempre». Ieri, al termine del “Regina Coeli”, anche #Papa #Francesco si era unito spiritualmente ai fedeli che oggi hanno recitato la Supplica chiedendo a tutti di pregare intensamente il Santo Rosario per la pace.