A Pompei la presentazione del libro di Angelo Scelzo dedicato all’edizione meridionale di Avvenire
In occasione dei 50 anni del quotidiano cattolico, una riflessione sulla presenza della stampa cattolica nel Sud Italia
POMPEI. Saranno Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede; Marco Tarquinio, direttore di Avvenire; Massimo Franco, editorialista del “Corriere della Sera”, e Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, a presentare, sabato 19 gennaio 2019, alle ore 10, nella sala Marianna De Fusco del Santuario di Pompei, “La questione meridionale del quotidiano cattolico”, con il sottotitolo Cronache del Sud (e anche un po’ di storia), l’ultima pubblicazione del giornalista Angelo Scelzo, direttore de “Il Rosario e la Nuova Pompei” e già vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede.
L’incontro, introdotto dai saluti dell’Arcivescovo Tommaso Caputo e del sindaco Pietro Amitrano, moderato da Armando Lamberti, docente dell’Università degli Studi di Salerno, diventerà l’occasione per riflettere sulla presenza della stampa cattolica nel Mezzogiorno, a partire da “Avvenire Sud” per arrivare fino ai moderni social media, dagli anni Settanta ad oggi. Si analizzerà, in modo particolare, il rapporto tra giornalismo e Chiesa cattolica come strumento di evangelizzazione, ma anche di sviluppo sociale e civile, nel Sud Italia.
Il volume, pubblicato in occasione dei cinquant’anni dalla nascita di “Avvenire”, ripercorre il cammino del giornale fino alla sua evoluzione in un quotidiano capace di avere non solo uno sguardo complessivo sulla realtà nazionale, ma di saper osservare, da vicino, le singole realtà locali. Nelle pagine della pubblicazione, che si avvale della prefazione di Marco Tarquinio e della postfazione dell’Arcivescovo Caputo, si ripercorre il tratto di strada compiuto negli Settanta dal quotidiano cattolico verso il Sud.
«Il Mezzogiorno – si legge nel testo – era la parte che mancava al profilo completo e definitivo di un giornale che intendeva rivolgersi a un Paese tutto intero, ben consapevole delle diversità e delle divaricazioni esistenti ma pronto a fare la sua parte per favorire una migliore integrazione sociale e culturale». Il libro, come afferma lo stesso autore, ricostruisce le tappe che, quattro anni dopo la nascita del quotidiano cattolico nazionale, avvenuta attraverso la fusione de “L’Avvenire d’Italia” di Bologna e “L’Italia” di Milano, portò al varo dell’edizione Sud, con la teletrasmissione del giornale da Milano alla seconda sede di stampa di Pompei.
Non si trattò di un semplice fatto tecnico, né di un’operazione editoriale come tante altre. L’approdo di “Avvenire” a Pompei, a partire dal 1972, fu in realtà la risposta a una vocazione nazionale presente, fin dal primo momento, come segno di identità del progetto di Paolo VI di dotare la Chiesa italiana del dopo-Concilio di un organo di informazione autorevole e moderno. E ad essere “capitale” di “Avvenire Sud” è stata proprio Pompei, dove il Beato Bartolo Longo aveva fondato il Santuario mariano tra i più famosi al mondo e numerose Opere sociali.