Pompei, pronti i bandi per il restauro di tre domus
Invitalia ha avviato le procedure di gara per la Casa delle nozze d’argento, per la Villa di Diomede e per la Casa di Cerere
POMPEI. Altri tre gioielli di Pompei saranno presto restaurati per tornare a splendere ed essere ammirati dai visitatori di tutto il mondo: si tratta della Casa delle nozze d’argento, della Villa di Diomede e della Casa di Cerere. Sono queste le domus dell’area archeologica di Pompei interessate dai lavori di restauro per i quali Invitalia ha avviato le relative procedure di gara. Si tratta di tre bandi del valore complessivo di oltre 4,4 milioni di euro, che Invitalia sta curando in qualità di Centrale di Committenza per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
L’appalto per il restauro della Casa delle nozze d’argento (nella foto di copertina), del valore di oltre 1,8 milioni di euro, prevede lavori per la conservazione di parte degli apparati decorativi e pavimentali, il consolidamento delle parti strutturali, la messa in sicurezza di tutti gli apparati parietali e il restauro di una parte di essi. La scadenza della procedura di gara è fissata per il 21 gennaio 2019.
La Villa di Diomede sorge a 220 metri da Porta Ercolano, lungo la cosiddetta via dei Sepolcri e occupa una superficie di 3.200 mq. La villa nel corso degli anni è stata sottoposta a diversi interventi di restauro; i lavori oggetto dell’appalto – per un valore di oltre 1,5 milioni di euro – riguardano il consolidamento delle coperture, il recupero e il restauro delle murature, delle finiture storiche e delle pavimentazioni. Per presentare le offerte c’è tempo fino al 22 gennaio 2019.
I lavori per la casa di Cerere, infine, prevedono il consolidamento strutturale, il restauro architettonico e degli apparati decorativi (dipinti, intonaci, stucchi, battuti, mosaici, strati preparatori degli stessi, nonché dei calchi in situ e degli elementi architettonici originali da riposizionare), la realizzazione di copie delle 4 statuette da fontana conservate all’interno del magazzino per il successivo ricollocamento in situ, la ricognizione, la movimentazione e la catalogazione dei materiali rinvenuti nella Casa durante lo scavo. L’importo dell’appalto è di oltre un milione di euro e la scadenza è fissata per il 29 gennaio 2019. Tutti i dettagli relativi alle tre gare d’appalto sono disponibili sulla piattaforma Gare e appalti di Invitalia.