Ercolano, doppia inaugurazione per l’Antiquarium e per la mostra che esalta il lusso della città antica
Sirano: «La città antica non era un luogo di vacanza ma di produzione, commercio e accumulazione di ricchezza»
ERCOLANO. Giornata da incorniciare per la città di Ercolano con la riapertura di un percorso virtuoso che vede al taglio del nastro una doppia inaugurazione: l’apertura al pubblico dell’Antiquarium all’interno della palazzina degli uffici direzionali del Parco Archeologico di Ercolano e la contemporanea inaugurazione di “SplendOri. Lusso ed ornamenti ad Ercolano”, una mostra di preziosi che dimostrano ad un tempo l’abilità degli antichi artigiani locali e l’agiatezza di un ceto privilegiato, che traeva fonti di benessere da un’economia basata sul commercio locale.
Hanno presenziato il delegato del sottosegretario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Vito D’Adami, il sindaco del Comune di Ercolano, Ciro Buonajuto, e il direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, che visibilmente commosso ha messo in evidenza il lavoro di squadra e l’abnegazione di tutto il suo staff, oltre a quella di collaboratori ed aziende esterne, abili a fare miracoli nel rispettare i tempi della ristrutturazione dei locali dove è rinato l’Antiquarium di Ercolano, che si appresta a diventare un museo a 360 gradi come predicava il mitico Amedeo Maiuri, proponendosi come eccezionale motore di sviluppo della città.
È significativo, difatti, che all’anteprima abbia presenziato lo studente più meritevole della scuola di design di gioielli del territorio a sottolineare la connessione dei talenti lungo il fil rouge tra presente e passato della tradizione orafa artigianale. Argomento ripreso efficacemente dal sindaco Buonajuto, che ha rappresentato lo sforzo della sua amministrazione per eliminare da Ercolano la mala pianta della criminalità organizzata, grazie anche al buon esempio che nasce dalle pratiche culturali che migliorano la morale pubblica e mettono in moto il circolo virtuoso della buona economia, facendo leva sulla bellezza, per migliorare la società.
La mostra di preziosi aprirà al pubblico il 20 dicembre 2018 e rimarrà visitabile fino al 30 settembre 2019. “Il lusso negli ornamenti ad Ercolano” è parte del progetto culturale del Parco Archeologico di Ercolano che lancia il ricco programma espositivo “Ercolano 1738-2018 talento passato e presente” che si propone di far uscire dai magazzini reperti di fattura eccezionale e di inestimabile valore per mettere in campo un programma di valorizzazione teso a creare lavoro, iniziative e benessere sul territorio. Buonajuto ha fatto l’esempio dei bed&breakfast che stanno aumentando in misura esponenziale la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale rappresentato dai reperti provenienti dagli scavi novecenteschi e destinati al museo del sito.
Sirano, invece, ha anche annunciato che la mostra pilota “SplendOri” è solo la prima tappa di un percorso che prevede altre due tappe per turisti e visitatori che arriveranno ad Ercolano nel 2019 alla scoperta di aspetti salienti e identitari dell’antica Herculaneum: la grande tradizione artigianale legata alla lavorazione del legno, per poi passare ai piaceri della tavola. «Sono storie che ci raccontano il contesto di una città antica che non era un luogo di vacanza ma di produzione, commercio e accumulazione di ricchezza che finanziava il lusso che si manifestava nella vita corrente di Ercolano» ha detto Francesco Sirano nel proporre una chiave di lettura degli oggetti esposti in bella vista nelle vetrine dell’Antiquarium del Parco Archeologico di Ercolano.