Il concorso dei privati per lo sviluppo di Civita Giuliana: nasce il consorzio “Pompei Civita”
Grande fermento tra i piccoli imprenditori della zona, che per anni erano rassegnati ad operare in condizioni di disagio
POMPEI. Nel Piano di Gestione del Grande Progetto Pompei, approvato lo scorso mese di maggio, è stato previsto, tra le opere ritenute strategiche, la creazione di un Parco Agricolo-Archeologico nell’area a nord degli Scavi che si estende fino a Boscoreale e abbraccia tutta l’area di Civita Giuliana. L’iniziativa ha creato un grande fermento tra i piccoli imprenditori della zona, che per anni si erano rassegnati ad operare in condizioni di disagio, in un’area considerata periferia degradata di Pompei, pur essendo a ridosso della città antica e, paesaggisticamente, la più bella della città moderna.
Il progetto del Parco venne presentato dal Comune di Pompei nel 2016 e fu subito ritenuto meritevole di attenzione da parte degli organismi di Governo che hanno poi redatto il cosiddetto Piano Strategico del Grande Progetto Pompei, relativo alla “Buffer zone”, ovvero tutta l’area che si trova all’esterno del perimetro del sito archeologico di Pompei. Esso prevede la riqualificazione urbanistica dell’area, il recupero delle attività agricole, una volta assai fiorenti, e la creazione delle infrastrutture oggi praticamente inesistenti, per favorire lo sviluppo anche in chiave turistico-ricettiva, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.
Il progetto, presentato pubblicamente nell’aprile 2018 nel corso di un convegno svoltosi proprio nella Chiesa di Civita Giuliana, riguarda una comunità di circa 500 residenti in un territorio che è icona della memoria archeologica collettiva e si articola tra antiche masserie, vigneti ed agrumeti. La contrada di Civita Giuliana sita nell’ameno paesaggio agreste, sulla collina a ridosso degli scavi di Pompei, tra mare e Vesuvio, deve a fattori climatici ed ambientali privilegiati il valore incomparabile di una potenziale offerta turistica che non ha pari.
La creazione del percorso paesaggistico vesuviano a Civita rientrerebbe nel “pacchetto ideale” degli albergatori del centro di Pompei, come attrazione paesaggistica a due passi dall’albergo prescelto per le vacanze. Sono circa venti le aziende che aderiscono al consorzio ed operano in vari settori: dall’accoglienza turistica all’agricoltura, dalla ristorazione all’artigianato, ma anche cultura e tempo libero. Alcune di esse hanno già avviato dei programmi autofinanziandosi ed altre ne seguiranno.
L’ingegnere Michele Fiorenza, che è praticamente il “padre” del progetto del Parco Agricolo Archeologico, spiega quali sono le iniziative private già in corso e quali le reali prospettive per la zona. «Presto avremo il vino doc e il limoncello tipico di Civita Giuliana» rivela Fiorenza, che aggiunge: «Le prospettive sono legate anche all’apertura ai visitatori della Porta Vesuvio, prevista nel documento di approvazione del Grande Progetto Pompei, che consentirà, tra l’altro, di avere una distribuzione più omogenea dei turisti all’interno degli Scavi e, quindi, una riduzione dell’usura del monumento».