Riprendono gli scavi nel Santuario di Hera alla foce del Sele: indagini guidate dall’Università Federico II
Dal 2 luglio gli archeologi del prestigioso ateneo partenopeo sono in campo per individuare nuove aree di scavo.
PAESTUM. Si torna a scavare nel Santuario di Hera alla foce del Sele. Gli scavi, condotti dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, saranno diretti da Bianca Ferrara con il coordinamento di Rachele Cava e si concentreranno in un’area non ancora indagata, a sud della grande strada arcaica. L’area è stata scelta dopo una serie di indagini geofisiche realizzate nel luglio 2017 e dirette da Maurizio Fedi con il coordinamento di Mauro La Manna del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse della Federico II.
Il Santuario di Hera, venne scoperto da Paola Zancani e Umberto Zanotti Bianco negli anni ’30 ed è una delle aree sacre più importanti del mondo antico, la cui fondazione, secondo le fonti, sarebbe avvenuta ad opera dei mitici Argonauti guidati da Giasone. Dal 2011 gli scavi hanno interessato la cosiddetta zona “C” dell’antico santuario, un’area posta a 530 metri dal cuore dell’area sacra, dove gli archeologi hanno man mano individuato due edifici sovrapposti ma con un diverso orientamento e con fasi cronologiche diverse. Quest’anno, la Federico II e l’Università della Calabria assieme ad un team di geologi condurrà una campagna di indagini multidisciplinari per l’individuazione di nuove aree di scavo.