Appuntamento il 30 giugno con il Pompei Pride: il corteo di tutt* contro le discriminazioni
Si sfila in strada con precise richieste: la manifestazione «che sfida i pregiudizi e rivendica i diritti del popolo Lgbt»
POMPEI. Questo mese a Pompei si celebra l’Amore. Quello senza barriere e senza pregiudizi, quello che scardina i tabù e i dogmi; l’Amore che – nella sua accezione più pura – nasce tra persone, non tra sessi. Il 30 giugno, per celebrare quell’amore, nel Comune mariano arriva il Gay Pride della Campania. «La città di Pompei – spiegano gli organizzatori nel loro manifesto politico – assume nel nostro immaginario un ruolo chiave per la declinazione dei nostri temi e delle nostre rivendicazioni, una città che non sempre ha dimostrato di saper realmente accogliere tutte le differenze e le diversità».
È una reazione, quindi, quella che si chiede. Alla comunità, perché scenda in piazza in nome del pari accesso ai diritti; ma anche alle istituzioni, perché quello del 30 giugno non sarà un corteo simbolico. Si sfila in strada con precise richieste: l’approvazione di leggi contro l’omotransfobia, più supporto a percorsi e strutture d’accoglienza per persone Lgbt* vittime di discriminazione, apertura di sportelli di ascolto e sostegno, parità di trattamento nel mondo del lavoro, dello sport, nel diritto alla salute, ma anche accesso all’adozione per coppie omosessuali, assistenza sessuale per disabili, soluzioni per il dramma della situazione carceraria.
Questo e tanto altro per una manifestazione che tiene insieme le istanze di tanti e di tante e che affonda le sue radici nel lontano 1969, quando i Moti di Stonewall rivendicavano la loro libertà sessuale al grido «We are everywhere!». A spiegarlo è ancora il manifesto ufficiale, su cui si legge: «Proprio perché il nostro percorso parte da lontano, dalla storia di chi ha combattuto come movimento di liberazione, il 30 giugno partiremo da qui, perché c’è una storia di Pompei, di questi territori della provincia italiana, di un Sud con tanta voglia di riscatto e modernità, che troppo spesso non ha trovato voce narrante, di una città conosciuta in tutto il mondo, ma schiava dei suoi limiti e dei suoi pregiudizi».
«La stessa storia che la comunità Lgbt* racconterà per le strade di questa città, contro chi vuole rendere clandestina la libera espressione altrui, contro le violenze di genere omotransfobiche, contro l’esclusione, l’ipocrisia, i falsi moralismi e il bigottismo. Nel Pompei Pride c’è il sogno europeo, l’ambizione della costruzione di Europa dei Popoli e dei Diritti che sappia ripartire dai territori, sappia dar voce ai cittadini e alle cittadine, alle loro istanze e ai loro bisogni, un’Europa accogliente e generosa, un’Europa senza muri e con soli ponti, che sappia difendere e diffondere una cultura di Pace e di estensione dei diritti fondamentali e inviolabili dell’Uomo».
Per difendere insieme quell’Europa l’appuntamento è quindi il 30 giugno. Raduno alle 15:30 a Piazza Falcone e Borsellino. Da lì alle 16:30 partirà il corteo che attraverserà via Carlo Alberto, piazza Bartolo Longo, via Roma e via Plinio. Infine, in piazza Esedra, si terranno gli interventi conclusivi. A questo link la pagina Facebook ufficiale del Pompei Pride: www.facebook.com/pompeipride/