A Pompei si celebravano i Floralia: giochi di caccia e ludi scenici, ma anche cerimonie licenziose

POMPEI. Lo sapevate che lo striptease si praticava già nell’antica Roma, come a Pompei, fin dal 238 a.C.? All’epoca si chiamava nudatio mimarum. Lo praticavano le attrici ma anche le prostitute, considerato che a quei tempi non c’era molta differenza tra loro.

Ciò avveniva durante i Floralia: le donne si spogliavano in pubblico, su richiesta degli spettatori, nel corso di rappresentazioni teatrali che, alla fine dello spettacolo sexy, a Roma, si trasferivano al Circo Massimo (a Pompei probabilmente nell’Anfiteatro).

Qui, poi, si praticava la caccia agli animali domestici come capre e lepri, per analogia con i campi coltivati sotto la tutela di Flora. Gli animali cacciati in questa occasione (diversamente dalle venationes) erano categoricamente erbivori. Si usava, inoltre, spargere i semi come offerta propiziatoria.

La natura licenziosa dei Floralia (nella foto in alto l’illustrazione di Prospero Piatti, 1842-1902), con l’esibizione delle prostitute che si denudavano a teatro fra gli schiamazzi del pubblico indicherebbe, nella mentalità politeistica greco-romana, il legame metafisico tra la sessualità umana e la fertilità vegetale, per cui stimolando l’una col rituale sacro, si stimolava anche l’altra.

Ecco perché, quindi, dal 28 aprile al 3 maggio a Roma, come a Pompei, si celebravano i Floralia o Ludi Florales. Giochi di caccia e ludi scenici che celebravano il risveglio della natura e la bellissima dea Flora, generatrice dei boccioli. Le donne indossavano vesti dai colori sgargianti e gli uomini si adornavano il capo di ghirlande di fiori.

Durante i Floralia era ammessa una maggiore lascivia, con profusione di scherzi e grandi bevute di vino tra gli schiamazzi del pubblico, mentre le attrici dei mimi si denudavano sul palco e le prostitute facevano mostra delle loro bellezze.

L’eros a quei tempi aveva una funzione propiziatoria. Gli antichi pompeiani erano difatti convinti che nei giorni dei Floralia, per propiziare la fertilità della terra, ci si dovesse abbandonare alla sessualità più sfrenata.

Queste manifestazioni venivano organizzate su iniziativa degli edili come responso della consultazione dei libri sibillini. Vennero poi abbandonati, ma furono ripresi nel 173 a.C., in occasione di una carestia. Foto di copertina: Prospero Piatti, Public domain, via Wikimedia Commons.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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