1998-2018, Pompeo Magno festeggia vent’anni di attività
In programma una serie di appuntamenti, finalizzati a ricordare il loro percorso di vita professionale e rivivere i sapori del territorio
POMPEI. Vent’anni di storia, sapori e condivisione familiare. Il Pompeo Magno di Pompei è una realtà ormai consolidata all’ombra del Vesuvio, con tre sale, due interne di 40 e 60 posti e la terrazza esterna di 30 posti. A 500 metri dal Santuario e dagli scavi di Pompei, a pochi passi dal Tempio di Dioniso, il locale si presenta con uno stile caldo ed accogliente, dai colori sobri delle pareti alla cantina a vista completamente in vetro.
In cucina Vincenzo Del Sorbo, in sala la sorella Michela, sommelier, ed il marito Gerardo Esposito a coordinare il servizio. La carta dei vini vanta 230 etichette italiane ed estere e non manca una vasta selezione di spumanti e champagne, con ampio spazio anche a birre artigianali italiane, passiti, grappe, rhum, calvados e whisky.
A giugno il ristorante Pompeo Magno compirà i 20 anni di attività e si è dunque deciso di festeggiare il 2018 con una serie di appuntamenti, finalizzati a ricordare il loro percorso di vita professionale e rivivere i sapori del territorio, partendo dalle tradizioni che da sempre contraddistinguono il territorio pompeiano e la memoria sensoriale dei proprietari del Pompeo Magno e dello chef Vincenzo Esposito.
«Ho vissuto parte della mia infanzia nel casale del ’600, di mio nonno – racconta Vincenzo Del Sorbo, chef del ristorante di Pompei – Lì tutto ruotava intorno a profumi e sapori. C’era il forno a legna, il focolare con le pentole di rame, mani laboriose impastavano e tiravano gnocchi rigati con la forchetta, cucinavano il cappone ripieno nei giorni di festa, si sentiva il mormorio dell’uva schiacciata che fermentava nei tini mentre il suo profumo dal cellaio si inoltrava nelle camere sovrastanti. Sicuramente è nata lì la mia passione per la cucina, tra la magia dell’impasto che lievitava nella madia, il profumo unico del ragù che “pippiava” nel focolare e la meraviglia di vedere un ramo brullo che, in pochi mesi, fiorisce e poi dona frutti succosi, gli stessi che diventavano genuine confetture».
Al Pompeo Magno lo Chef Vincenzo Del Sorbo è arrivato all’apertura, come giovane apprendista quando si preparavano i piatti dello Chef Cosentino, figura storica della cucina in Campania; intanto accumulava esperienze, anno per anno, in brigate di chef come Michele De Leo quando era a “Il Buco” di Giuseppe Aversa, per poi affinarsi e migliorare la propria tecnica nelle cucine di Gennaro Esposito di La Torre del Saracino.
«L’esperienza con uno chef bi-stellato – commenta lo chef Vincenzo Del Sorbo – mi ha rafforzato nella disciplina e nelle competenze, e mi ha spronato con meravigliose esperienze, tipo l’indimenticabile cena per i Rolling Stones. Cucinando nella brigata di Gennaro Esposito si è aperto per me un mondo nuovo, ho appreso come creare armonia nei piatti; il rispetto per gli ingredienti si fonde con il gusto e la finezza».
Ed è proprio gusto e finezza che si potrà gustare nei prossimi appuntamenti al ristorante Pompeo Magno di Pompei. «Ci saranno serate degustative – spiegano Michela Del Sorbo e Gerardo Esposito – con un menù che cambierà ogni mese, rispettando naturalmente la stagionalità e ricordando ai nostri clienti i piatti storici del Pompeo Magno e riscoprendo insieme alcune tipicità territoriali, molto spesso sottovalutate». Fino ad arrivare appunto a giugno, per festeggiare sotto le stelle, i venti anni di attività del Pompeo Magno con le ricette dell’antica Pompei, rivisitate dallo chef Vincenzo Del Sorbo.