Teatro Stabile di Napoli e Parco archeologico di Pompei strizzano l’occhio al turismo
Il Teatro Grande dal 21 giugno al 21 luglio ospiterà la seconda edizione di “Pompeii Theatrum Mundi”
POMPEI. Il Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei dal 21 giugno al 21 luglio ospiterà “Pompeii Theatrum Mundi”, la rassegna d’alto profilo del Tetro Stabile di Napoli. Saranno in scena la prima assoluta di un Oedipus firmato da Robert Wilson, la Salomè di Oscar Wilde nella messa in scena di De Fusco, la grande danza contemporanea ispirata a Medea con un lavoro di Emio Greco e Pieter C. Scholten, l’Eracle con la regia di Emma Dante.
È un incentivo in più per il turismo internazionale di qualità, dal momento che il “mordi e fuggi” non fa bene a nessuno. Andranno in scena quattro grandi opere, tre delle quali in prima assoluta, messe in scena nel contesto unico degli scavi archeologici di Pompei. «Tragedie classiche o miti rivisitati – spiega il soprintendente Osanna – perché il mito non è morto e il passato non è chiuso, soprattutto a Pompei, dove il tempo appare in qualche modo scardinato».
Si parte quindi il 21 giugno con il debutto di Salomé: regista Luca De Fusco, protagonisti Eros Pagni, Gaia Aprea e Anita Bartolucci. L’opera è ambientata in epoca romana e quindi si addice al Teatro Grande di Pompei. Il 5, 6 e 7 luglio debutta invece l’Oedipus di Wilson, che avrà in scena un attore napoletano (di cui non si conosce ancora il nome) nei panni di un vecchio che assume il ruolo di Edipo. Dalle performance del regista americano si arriva allo spettacolo di danza del 12, 13 e 14 luglio in prima assoluta con lo spettacolo di Emio Greco e Pieter C. Scholten del Ballet National de Marseille tratto da Euripide, che ha il titolo (ancora provvisorio) di “Medea in varietà”.
Il finale è per l’Eracle di Euripide firmato da Emma Dante, che approda a Pompei il 19, 20 e 21 luglio, prima tappa italiana dopo il debutto al Festival del Teatro greco di Siracusa. «Cultura classica e identitaria che però conduce alla modernità», sintetizza il presidente dello Stabile di Napoli, Filippo Patroni Griffi. «Una rassegna di ottimo livello che parte con il favore del pubblico» conclude Osanna, che si augura che gli eventi forniscano un contributo «anche se piccolo» alla formazione dei giovani.