Pompei, pubblicato il bando per il restauro della Domus dei Casti Amanti – FOTO

POMPEI. Un altro gioiello di Pompei sarà presto restituito al pubblico in tutto il suo splendore: questa mattina, infatti, è stato pubblicato da Invitalia (in qualità di Centrale di Committenza per il Ministero dei Beni Culturali) il bando di per partecipare alla gara d’appalto per il restauro della Casa dei Casti amanti e di tutta l’insula (il quartiere) che prende il nome proprio dalla domus, considerata una delle più belle della città antica e sinora aperta soltanto due volte, nel 2010 e nel 2017, in via straordinaria e per pochissimi giorni, nella storia di Pompei.

L’appalto, del valore di oltre 4 milioni di euro, si inserisce nell’ambito del Grande Progetto Pompei e comprende anche interventi di sistemazione idraulica e idrogeologica, attività di scavo e opere per la conservazione dei manufatti e dei reperti, restauro e messa in sicurezza dell’area.

Per presentare le offerte e consultare la documentazione basta accedere alla piattaforma Gare e Appalti di Invitalia. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 22 novembre 2017. Delimitata a nord e a sud dai decumani principali di Pompei – Via di Nola e Via dell’Abbondanza – l’insula sarà presto completamente restaurata.

Una volta completati i lavori a Pompei vedrà la luce un intero quartiere, per certi versi mai visto prima d’ora: l’archeologo Vittorio Spinazzola nel 1912 aveva iniziato l’indagine della facciata con il balcone con colonnato,  poi danneggiato nel bombardamento del 1943.

Lo scavo è proseguito, a più riprese, dal 1982 fino al 2004, con un ampio progetto di restauro e valorizzazione. Gli interventi messi a bando oggi da Invitalia prevedono anche nuovi scavi in un’area mai indagata prima e che sicuramente restituirà tante nuove meraviglie.

L’area dell’insula – che comprende anche la Domus dei Pittori al lavoro, le Domus del Primo e del Secondo cenacolo e alcune botteghe – è oggi chiusa al pubblico, provvisoriamente coperta con un sistema a tubi, giunti e lamiere ondulate, su cui si aprono alcuni lucernari in plexiglass. Tra le opere principali oggetto del bando di gara c’è anche la realizzazione di un nuovo e unico sistema di copertura.

La casa che dà il nome all’intera insula, ovvero la Domus dei Casti amanti, si chiama così per via del bacio “casto” che due amanti si scambiano in uno dei quadretti di banchetto che decorano il triclinio della casa, con annesso panificio.

Si trattava infatti dell’abitazione di un ricco panettiere e all’interno della domus sono visibili, oltre al forno del panificio, splendidamente conservato, con le annesse macine anche le due stalle con i resti di sette animali. La casa fa parte di un’unica grande insula che comprende anche la Domus dei Pittori al Lavoro e alcune botteghe e si estende per oltre 1.500 mq.

Poco prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., erano in corso la risistemazione della rete idraulica e, nella Casa dei Pittori al lavoro, il rifacimento della decorazione parietale nel grande oecus: l’interruzione improvvisa lasciò incompleti i quadretti dei quali era già stata eseguita la sinopia. Indizio dell’abbandono repentino dei lavori sono le numerose coppette ancora piene di pigmenti che l’artista stava adoperando.

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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