G7 dei Parlamenti: Pompei entra nella storia del summit dei leader mondiali
La presidente della Camera, Boldrini: «A Pompei c’è il meglio dell’Italia. In questo luogo meraviglioso si può capire quanto è importante l’Europa per il nostro patrimonio culturale»
POMPEI. La magia di una notte a Pompei tra l’archeologia, la buona cucina, la musica, le stelle e lo sfondo maestoso del Vesuvio è la bella sorpresa che il governo italiano ha allestito per i presidenti dei Parlamenti delle “Camere basse” del G7, ospiti in Italia in occasione del rituale incontro a livello internazionale. Parliamo dei presidenti della Camere di Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia e Usa oltre al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Ritorna quindi il G7 a Napoli, dopo 23 anni, con i governanti dei sette paesi maggiormente industrializzati del mondo.
La Conferenza dei Parlamenti del G7 perviene alla quindicesima edizione. Alla terza edizione italiana, la scelta del Governo italiano per il week end di commiato è caduta su Napoli e Pompei. È un chiaro attestato del tributo di straordinaria ricchezza culturale e artistica che il Sud assicura al Paese. L’evento è stato diviso complessivamente in due fasi, la prima di lavoro a Roma, presieduta da Laura Boldrini, da Tajani e nel pomeriggio dal Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Successivamente (venerdì sera) le delegazioni si sono trasferite sul Golfo di Napoli per respirare cultura e bellezza. La ciliegina sulla torta di un evento mediatico di portata storica è rappresentata dalla visita di sabato pomeriggio a Pompei, famoso Parco archeologico vesuviano, a partire dalle ore 17.
«La scelta di Pompei come luogo privilegiato di visita degli alti esponenti del G7 ci riempie d’orgoglio»: il direttore generale del Parco Archeologico, Massimo Osanna, ha commentato così la scelta del Governo che sancisce il riconoscimento a livello internazionale dello sforzo che è stato compiuto dall’Italia e dall’Europa per migliorare Pompei. A complimentarsi e fare gli onori di casa agli ospiti è stata la presidente Boldrini: «A Pompei c’è il meglio dell’Italia. In questo luogo meraviglioso – ha dichiarato raggiante la presidente della Camera dei Deputati – si può capire quanto è importante l’Europa per il nostro patrimonio culturale. Chi ritorna dopo tanti anni resta stupito per i risultati raggiunti. Spero che i presidenti del G7 ne conservino un bel ricordo e convincano anche altri a venire».
La prestigiosa comitiva di ospiti internazionali (40 in tutto più 14 autorità locali) è entrata nel sito archeologico pompeiano da piazza Anfiteatro. È stata guidata lungo il percorso dal direttore Osanna. Prima la visita degli Scavi per i visitatori di riguardo: l’Anfiteatro, la Palestra Grande con la mostra “Pompei e i Greci”, la domus di Loreio Tiburtino e quella dei Casti Amanti, le terme Stabiane, la domus di Sirico. A seguire, il percorso illuminato nel Foro e la sosta finale al Quadriportico dei teatri. Qui si è svolta la cena (non è stato diffuso il menù del banchetto, si sa solo che è stato servito da una società di catering napoletana) e, per finire, la musica nella Basilica degli Scavi, dove si sono esibiti i maestri del Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli, eseguendo un repertorio classico italiano ed un omaggio alla musica napoletana.
Il rientro a Napoli via autostrada è avvenuto intorno alle ore 22,00 con partenza da Piazza Esedra. Tutta la manifestazione si è svolta alla presenza dei turisti in visita agli Scavi di Pompei nella massima tranquillità, ma dietro la calma apparente operava l’intelligence dei servizi di sicurezza locali ed esterni coordinati dalla Prefettura di Napoli. Un falso allarme-bomba a causa di un pacco “sospetto” nel deposito bagagli di piazza Esedra non ha prodotto alcun clamore ed una scarsa risonanza.