Resto al Sud, gli incentivi per investire nel Mezzogiorno

Destinati alle nuove imprese avviate da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni

Da oggi restare al Sud e investire in una propria attività imprenditoriale conviene, grazie agli incentivi di sostegno all’autoimprenditorialità messi a disposizione dal Governo. Non a caso “Resto al Sud” è il nome di uno specifico programma di incentivi destinati ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni residenti in una delle 8 Regioni interessate (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) a patto che, però, non risultino già beneficiari nell’ultimo triennio di altre misure per l’autoimprenditorialità.

Ai soggetti beneficiari che intraprendono una nuova impresa è destinato un finanziamento fino a 40mila euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante. Il restante 65% del finanziamento è concesso, invece, sotto forma di prestito a tasso zero dalle banche con la garanzia statale del Fondo centrale.

L’incentivo è destinato a finanziare nuovi progetti imprenditoriali che ricadano nelle seguenti macro-categorie: nell’ambito della produzione di beni, nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria; oppure nella fornitura di servizi. Il finanziamento può raggiungere un massimo di 200mila euro per ogni nuova azienda. Possono presentare domanda per accedere al finanziamento “Resto al Sud” anche le imprese ancora da costituire; queste però dovranno costituirsi come impresa individuale, società, o cooperativa al massimo entro i 60 giorni successivi alla data di comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria. Le risorse da erogare per l’agevolazione saranno attinte dal Fondo Sviluppo e Coesione, utilizzando la cifra di 1,3 miliardi di euro in quattro anni.

Ma non ci sono soltanto i finanziamenti diretti per chi decide di investire al Sud. Il c.d. “decreto Mezzogiorno” approvato dal Governo ai primi di giugno scorso, infatti, istituisce e regolamenta le Zes, ovvero le Zone Economiche Speciali, concentrate nelle aree portuali e nelle aree ad esse economicamente collegate, al fine di consentire una progettualità integrata di sviluppo della zona stessa, con l’obiettivo di rilanciare la competitività dei porti delle regioni meridionali.

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Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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