Orgoglio pompeiano: Alessandro Guida bronzo ai campionati di taekwondo

Ottima affermazione a Bari del talento 14enne: ma il vero sogno è partecipare alle Olimpiadi

BARI. Si sono disputati al Palaflorio di Bari, durante la prima settimana del mese di maggio, i campionati nazionali di taekwondo, e tra gli atleti che sono riusciti a conquistarsi una medaglia, spicca il giovanissimo Alessandro Guida, orgoglio tutto pompeiano di soli quattordici anni. Alessandro era al suo esordio su scala nazionale e ha visto i tanti sacrifici che fa ogni giorno compensati da un terzo posto nei campionati italiani juniores cinture rosse nella categoria 55 kg. Gli abbiamo rivolto qualche domanda per farci raccontare tanto di quei sacrifici quanto della passione che li motiva e della soddisfazione che si prova nel vederli ripagati.

Come ti sei avvicinato al taekwondo?
«Ho iniziato grazie a mio fratello. Sono andato a vedere i suoi allenamenti e un po’ alla volta mi sono appassionato. Ormai lo pratico da quattro anni e mezzo e ho capito che è uno sport utile anche nella vita, perché è capace di insegnarti la disciplina e il rispetto».

Hai iniziato giovanissimo e lo sei tuttora. Quanto è difficile alla tua età conciliare gli allenamenti con la vita sociale e con la scuola?
«Lo è moltissimo. Io sono iscritto a un istituto alberghiero. Ogni giorno torno da scuola alle 15; il doposcuola, che frequento quotidianamente, mi tiene impegnato fino alle 18 circa; subito dopo le ripetizioni, mi reco in palestra per gli allenamenti e torno a casa intorno alle 21. A quel punto la giornata è finita. Chiaramente non è facile sostenere questi ritmi, ma la grande passione che nutro per questo sport mi spinge ad andare avanti e ad impegnarmi con dedizione».

A Bari hai conquistato la medaglia di bronzo nel tuo primo campionato nazionale. Ci racconti un po’ l’esperienza e gli step che ti hanno portato sul podio?
«È stata un’esperienza bellissima. Siccome era la mia prima gara nazionale, sono arrivato lì carico di ansia. Ho dovuto affrontare tre incontri, ne ho vinti due su tre ma dopo il secondo pensavo di non avere più forze. Non sapevo se sarei riuscito a vincere l’ultimo combattimento e ho temuto di non salire sul podio. Poi, quando ho messo piede sul tappeto per l’ultimo incontro, ho sentito che potevo farcela».

Un gran bel successo per essere la tua prima esperienza nazionale. Qual è il sogno che speri di realizzare per il tuo futuro?
«Un giorno spero di riuscire ad arrivare alle Olimpiadi».

Valentina Comiato

Valentina Comiato

24 anni, laureata in lingue ma con un innato amore per la penna. Per Made in Pompei scrive di piccole realtà, grandi talenti e bei progetti.

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