Alla fondazione Valenzi due dipinti dell’artista torrese Pasquale Vitiello

NAPOLI. Due opere dell’artista oplontino Pasquale Vitiello (i dipinti “Dormiente” e “Castello a Palma Campania”, in foto) da maggio sono entrate a far parte della mostra “Da Guttuso a Matta. La Collezione Valenzi per Napoli”, in esposizione al Maschio Angioino.

Qui, dove ha sede della Fondazione Valenzi, a maggio si è svolta la cerimonia pubblica alla quale hanno presenziato Carmela, Giuseppe, Letizia e Luca Vitiello, figli dell’artista torrese. Nell’occasione è stata inserita nella collezione anche l’opera “Lunetta”di Vincenzo Aulitto.

La Fondazione Valenzi è un’istituzione sociale e culturale di profilo internazionale. È dedicata a Maurizio Valenzi, famoso parlamentare italiano ed europeo nonché sindaco di Napoli dal 1975 al 1983, amico fraterno del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano.

La mostra che porta il suo nome è allestita in una sala del Maschio Angioino, adiacente alla sede della Fondazione, ed è formata da circa 60 opere che gli furono donate dai suoi  amici artisti, tra cui Sebastiàn Matta, Renato Guttuso, Carlo Levi, Vincenzo Gemito, Emilio Notte, Paolo Ricci, Armando De Stefano ed altri.

Fanno parte della mostra anche gli originali dei bozzetti in bronzo del Monumento alle Quattro giornate di Napoli di Marino Mazzacurati, oltre a ceramiche e piccole sculture di pregio. La collezione è adesso arricchita anche delle opere di Pasquale Vitiello (Torre Annunziata, 1912- 1962), un artista che ha rivelato il suo talento fin da bambino.

Nell’immediato dopoguerra si è confrontato con la realtà artistica napoletana, influenzata dai maggiori filoni delle arti visive europee.

I critici che hanno scritto di lui hanno individuato la sua maturazione artistica nello “schiarimento progressivo della tavolozza, un più franco uso dei colori puri, soprattutto mediante l’impiego di un filtro che lascia cadere tutta una serie di aneddoti realistici”.

Una pittura che negli anni ‘60, prima dell’improvvisa morte, riprende il dialogo con lo spazio della propria memoria, con i luoghi dell’esistenza, con la sua città, che riassume le tante anime del Mediterraneo ed è vista come “un frammento di terra nel mare dei ricordi”.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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