Pompei riscopre le Terme repubblicane: nuovi studi sul più antico edificio termale del sito

POMPEI. “Riscoperte” le Terme Repubblicane, il quinto dei complessi termali identificati a Pompei e presumibilmente il più antico stabilimento pubblico conservato nel sito. L’edificio, adiacente l’ingresso del Foro Triangolare, nel corso della prima età imperiale (I secolo d.C.) era andato in disuso ed era stato inglobato dalle residenze private confinanti, quali la casa della Calce e la casa delle Pareti rosse.

Venne scavato nel 1950 da Amedeo Maiuri che ne documentò la planimetria, ma da allora non era stato più indagato e la terra e la vegetazione l’avevano interamente coperto. Grazie ad un progetto dell’Università di Berlino (Freie Universität) diretto dalla prof. Monika Trümper in collaborazione con la Oxford University, e voluto dalla Soprintendenza di Pompei, si è avviata un’importante attività di studio articolata in  due fasi.

La prima, condotta nel mese di marzo 2015, con la pulizia generale dell’area e il rilievo architettonico, che ha riportato alla luce la struttura delle terme scavate da Maiuri. La seconda, una campagna di scavo durata 3 settimane e conclusasi in questi giorni, tesa a comprendere l’evoluzione nel tempo dell’architettura e della tecnologia utilizzata per gli spazi termali.

Le Terme Repubblicane difatti, essendo tra le più antiche documentate a Pompei, rappresentano una “sperimentazione” che confluisce nella soluzione ottimale delle Terme Stabiane, poco distanti e immediatamente successive, che rappresentano un modello perfetto di complesso termale, con la tradizionale suddivisione e impostazione tecnologica poi in uso presso tutti gli edifici del genere.

Conferma della più antica origine di queste terme potrebbe essere proprio la presenza di intercapedini areate poste al disotto del pavimento per creare la camera per il passaggio dell’aria calda per il riscaldamento degli ambienti termali, realizzate da una serie di canali paralleli, al posto del tradizionale sistema delle colonnine di mattoni poi comunemente adottate in tutte le terme romane.

Le indagini di studio si sono concentrate nell’area del laconicum (sauna) e del praefurnium (fornace), che risultano tra gli esempi più antichi noti per la fase di passaggio dal modello greco a quello romano, al fine di precisarne lo sviluppo cronologico e il funzionamento.

Redazione Made in Pompei

Redazione Made in Pompei

Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *