Lotta ai tumori, il messaggio di speranza della Fondazione “Bartolo Longo” di Pompei

POMPEI. Le cure contro il tumore diventano sempre più efficaci e l’obiettivo della ricerca farmacologica anticancro per i prossimi anni è quello di poter intervenire in maniera mirata su ogni paziente, con farmaci specifici per una determinata forma tumorale. E i risultati, in tal senso, sono sulla buona strada.

E’ un messaggio di speranza quello lanciato dal convegno promosso il 18 dicembre 2013 al teatro Di Costanzo-Mattiello dalla Fondazione “Bartolo Longo III Millennio” di Pompei, presieduta dal dott. Sergio Amitrano, che da oltre due anni opera in maniera totalmente gratuita nell’ambito delle problematiche medico-scientifiche del territorio.

Nel corso della serata, sono stati presentati gli importanti risultati ottenuti dal team di ricerca EpiC (acronimo di Epigenetic Compounds, ovvero dall’inglese “farmaci epigenetici”) diretto dalla prof. Lucia Altucci, docente di Patologia generale della Seconda Università di Napoli (Sun).

Si tratta di uno spin-off accademico che punta a diventare azienda di riferimento nella realizzazioni di specifici farmaci anti-cancro. Al team EpiC la Fondazione ha donato un contributo di 3.000 euro per aiutare la ricerca sul cancro.

«L’obiettivo – ha detto la prof. Altucci – è quello di poter intervenire su ogni forma di tumore in maniera mirata, stabilendo una terapia specifica adatta a quel tipo di malattia di cui è affetto un paziente. C’è bisogno di farmaci che vadano a colpire determinati “obiettivi”: per fare questo bisogna capire quali fattori permettono lo sviluppo di un tumore in un singolo organismo e su quelli si deve intervenire in modo mirato».

«Inoltre – ha poi aggiunto – punto di forza di EpiC è la possibilità di colpire con una sola molecola più cellule tumorali, per questo la terapia è meno tossica è non c’è bisogno di combinare più farmaci».

«Questo metodo è proprio quello che studia l’epigenetica – ha poi spiegato il dott. Gianluigi Franci, amministratore delegato della EpiC srl – perché le terapie epigenetiche più che sui geni intervengono sul loro “comportamento”: in pratica puntano a indurre i geni a comportarsi nella maniera “corretta”, il che rappresenta una svolta soprattutto per una nuova generazione di farmaci anticancro».

Proprio questi ultimi sono al centro della ricerca avviata da anni dal team EpiC. Ma dal convegno sono emersi altri dati confortanti.

«L’Italia – ha spiegato il prof. Antonio Acquaviva, oncologo infantile e componente del comitato scientifico della Fondazione che ha citato i dati della ricerca Cancer Survival in Europe 1999/2007 – è tra i Paesi europei dove a 5 anni dalla diagnosi di tumore, si sopravvive di più».

«È aumentata -ha proseguito – la sopravvivenza generale nei bambini a 5 anni da una diagnosi di tumore, dal 76 al 79%, mentre tra il 2006 e il 2009 le guarigioni dal carcinoma della prostata e della mammella sono arrivate rispettivamente al 91 e all’87%».

Tra le novità illustrate dal prof. Acquaviva c’è anche iKnife: si tratta di un elettrobisturi intelligente che in 3 secondi, attraverso “l’odore” del tessuto “polverizzato” col calore, dice al chirurgo se c’è del tessuto tumorale da rimuovere, con un’accuratezza del 100%, nel corpo del paziente. Info: www.fondazionebartololongo.it

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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